SANT'ELIA. Il mezzo è stato svuotato prima del rogo, indagini dei carabinieri
L'Arst lo aveva ceduto ad un'azienda che doveva rottamarlo
Il rottame di un vecchio autobus dell'Arst, depredato di ogni pezzo e in parte incendiato, troneggia da due settimane in bella vista nelle vicinanze dello stadio Sant'Elia. La carcassa è a poche decine di metri dal lungomare del quartiere. L'azienda di trasporti lo aveva ceduto a una ditta per la rottamazione. Non è andata così. Per questo i carabinieri della stazione di San Bartolomeo stanno cercando di risalire a chi abbia abbandonato il bus, forse per non pagare lo smaltimento.
Le prime segnalazioni risalgono a una decina di giorni fa. A due passi dal parcheggio “cuore” dello stadio Sant'Elia è comparso un autobus. Abbandonato, probabilmente di notte, dopo essere stato trasportato non si sa come in mezzo alla città. Un rottame, spogliato di ogni "pezzo" ancora utilizzabile o riciclabile. Per completare l'opera qualcuno ha provato anche a mettere fuoco al mezzo, forse per cancellare ogni traccia. È andata male. Il bus, senza targhe, non è andato distrutto. Con il passare dei giorni è diventato il bersaglio di gruppi di ragazzini armati di pietre. Poi la compagnia è aumentata: carcasse di elettrodomestici si sono accatastate accanto, facendo sentire meno solo il grosso bus.
Alcuni cittadini del rione hanno protestato, segnalando il “rifiuto ingombrante” al Comune e ai Carabinieri della vicina stazione di San Bartolomeo. I militari sono risaliti alla prima proprietà, l'Arst, che avrebbe dimostrato di aver ceduto il bus a un'azienda che si occupa di rottamazione. Sembra che la ditta abbia a sua volta venduto il rottame, “saccheggiato” di ogni parte e poi abbandonato. Le indagini vanno avanti. (m. v.)