Murru furioso dona una croce al sindaco di Cagliari Zedda
La scelta del suo collega cagliaritano proprio non gli è andata giù. La decisione del sindaco Massimo Zedda di togliere il crocifisso appeso nel suo studio in Comune, sostituendolo con la foto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha suscitato la reazione del cattolicissimo sindaco di Quartucciu, Carlo Murru. Il primo cittadino del centro dell'hinterland ieri non solo ha emesso un'ordinanza che prevede la sistemazione della croce in tutti gli uffici del suo Comune, ma ha anche inviato in dono a Zedda un crocifisso in legno e argento accompagnato da una lettera dove non usa mezzi termini per contestare la scelta del collega. Un gesto insolito che ha suscitato subito un acceso dibattito anche sulla pagina del sito de L'Unione Sarda.
IL MESSO Il messo inviato da Quartucciu ha bussato alle porte del Comune di Cagliari, in via Roma, poco prima delle 14. Doveva consegnare il prezioso regalo al sindaco Zedda che, in quel momento, però non era in ufficio. Così a ritirare l'insolito dono è stato il Capo di Gabinetto, Francesco Cicero. In una busta sigillata c'era anche la lettera dove Murru non si fa scrupoli a esprimere che il gesto di rimuovere il crocifisso dall'ufficio comunale, l'abbia fatto proprio arrabbiare.
«Sarai sicuramente a conoscenza», scrive Murru a Zedda, «che la Corte Suprema di Strasburgo, nel marzo scorso, ha dato ragione al Governo Italiano nell'ambito della querelle sull'esposizione negli uffici pubblici del crocifisso, capovolgendo così la sentenza di primo grado e mettendo la parole fine sulla questione: è definitivamente considerata lecita l'esposizione del crocifisso negli uffici pubblici. È un risultato di enorme importanza storica nonché un fatto anche di grande rilevanza culturale».
L'ACCUSA La tesi dell'accusa, prosegue Murru, «era che la sola esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici costituisse una lesione dei diritti civili e della libertà di coscienza dei cittadini non credenti o diversamente credenti».
Il primo cittadino di Quartucciu, che per lungo tempo è stato cantautore di musiche religiose e che si è recato con i gruppi di preghiera nei santuari di tutto il mondo, aggiunge: «Il sindaco di una città rappresenta nell'esercizio delle sue funzioni, non se stesso, ma l'intera comunità, in gran parte legata a questo simbolo di fede, e la rimozione del crocifisso lede un loro diritto. La presenza dei simboli religiosi, ed in particolare della croce, non è un'imposizione e non ha valore di esclusione, ma esprime una tradizione che tutti conoscono e riconoscono nel suo alto valore spirituale». Detto questo Murru conclude: «Facendoti i migliori auguri per il proseguimento del tuo mandato amministrativo, certo di farti cosa gradita, ti invio un piccolo grande pensiero, simbolo di un sistema di valori, libertà, eguaglianza, dignità umana e tolleranza e quindi anche della laicità dello Stato, principi che innervano la Costituzione su cui entrambi abbiamo giurato».
L'ORDINANZA Prima di inviare la lettera e il crocifisso a Cagliari, il sindaco di Quartucciu ha firmato un'ordinanza che prevede la sistemazione della croce in tutti gli uffici del suo Municipio: in sala Giunta, in sala Consiglio, nella stanza del sindaco e in quelle di tutti gli assessori. I crocifissi per gli assessori, sono un po' diversi da quello regalato al sindaco di Cagliari: niente argento ma legno e metallo. E' stato proprio Murru a sceglierli e acquistarli personalmente. Ieri mattina i componenti della Giunta, armati di chiodi e martello, hanno appeso il simbolo religioso dietro le scrivanie. Tutti soddisfatti, anche perché prima la croce era presente solo nell'ufficio del primo cittadino e non nelle altre stanze.
Giorgia Daga
Chi è
Cantautore
religioso
devoto
alla Madonna
Religiosissimo e devoto soprattutto alla Madonna. È indissolubile il legame del sindaco di Quartucciu Carlo Murru con la fede. Nel suo sito internet c'è tutto il suo amore e la devozione per la Madre di Cristo e ci sono anche i versi delle canzoni che lo stesso Murru componeva.
Un cantautore cristiano che ha inciso anche dei dischi e che ha partecipato a decine di pellegrinaggi in tutto il mondo con i gruppi di preghiera.
Ha aderito al movimento giovanile mariano di Cagliari e ha partecipato a convegni di preghiera e concerti in tutta la Sardegna negli anni novanta.
Ha collaborato inoltre con Radio Maria e nel 1994 dopo un pellegrinaggio a Medjugorje, ha inciso l'album "Sull'altare del mio cuore Immacolato". Dal 1995 al 2005 ha poi fatto parte dell'associazione primavera del rinnovamento carismatico cattolico di Cagliari. (g. da.)