SVOLTA Il presidente Cardia ha incontrato il sindaco Argiolas: «Per il 23 agosto avremo il nuovo impianto. Fuori casa in Coppa»
di Fabio Salis fabio. salis@ sardegnaquotidiano. it
Il Progetto Sant'Elia prepara il trasloco e si appresta a sconfinare a Monserrato. La squadra cagliaritana, che il 4 settembre farà il suo storico debutto in serie D, sta cercando una nuova casa dopo che gli ispettori di Lega hanno certificato che il campo di Via Schiavazzi non è a norma per disputare il campionato nazionale dilettanti e l'autorizzazione ai lavori per ottenere l'agibilità non verranno fatti, nella migliore delle ipotesi, prima dei due prossimi mesi. «A oggi non sappiamo ancora dove dovremo giocare quando manca neanche un mese all'inizio del campionato», dice allarmato Franco Cardia, presidente del Sant'Elia.
IL SANT’ELIA A MONSERRATO Ma siccome il numero uno del club cagliaritano non vuole correre il rischio di stare in perenne trasferta ieri mattina si è incontrato con il sindaco di Monserrato Giovanni Argiolas e il vice sindaco Marco Asunis per avere la possibilià di utilizzare il nuovissimo impianto comunale di via Riu Mortu in erba sintetica. «Era presente anche l'avvocato Massimiliano Marcialis, consulente per diverse amministrazioni comunali – continua Cardia – per capire se è possibile assegnare l'utilizzo del campo senza dover incorrere in ricorsi».
PRONTI PER IL 23 AGOSTO Il percorso sarà a tappe ma tutte ravvicinate perché il tempo stringe. «Dal punto di vista contrattuale c'è da trovare il modo più rapido per un'assegnazione provvisoria dell'utilizzo dell'impianto – spiega il presidente cagliaritano – senza che ci sia una convenzione che porti ad un bando di concessione. Dal punto di vista tecnico, invece, deve essere prima individuato il nuovo gestore dell'impianto, in questo caso la società Progetto Sant'Elia, e poi l'amministrazione del comune di Monserrato, in qualità di committente, dovrà elaborare il Piano di Sicurezza e Coordinamento ». Il P.S.C. serve affinché possano iniziare i lavori per l'adeguamento alle norme in materia di agibilità, igiene, sicurezza, etc. Il passo successivo è l'intervento della commissione provinciale di vigilanza per rilasciare il CPI, il Certificato di Prevenzione Incendi, il cui rilascio è subordinato all'ultimazione dei lavori in conformità al Parere Conformità Antincendio approvato dai Vigili del Fuoco. «Il CPI verrebbe rilasciato il 23 agosto – afferma Cardia – dopodiché comunicheremo alla Lega che c'è l'agibilità per giocare le gare del campionato attraverso l'impegno del sindaco di Monserrato che garantisce la presenza delle forze dell'ordine per la sorveglianza durante le gare». Intanto incombe la Coppa Italia, il 21 agosto c'è il turno preliminare. «Siccome l'avversaria sarà una squadra sarda, presumibilmente il Selargius, chiuderemo di giocare in trasferta». Mentre per il turno successivo del 28 agosto, il presidente Cardia assicura che «dovremmo già essere nel nuovo campo, un impianto d'avanguardia, con una tribuna in cemento da 1600 posti con all'interno molti servizi, palestra compresa». La fiducia è tanta: «Il sindaco Argiolas vuole superare ogni ostacolo, firmare un'ordinanza e modificare l'assegnazione di gestione impianto. Pagheremo un canone d'affitto ma siccome noi provvederemo a sistemare la recinzione e fare la divisione della tribuna con un spazio di 500 posti per i tifosi ospiti andremo a scontare l'importo». Se da un lato c'è la soddisfazione per aver trovato un'alternativa, dall'altra Franco Cardia si dice «dispiaciuto nel dover abbandonare la borgata, spero solo per qualche mese, perché se siamo in serie D dobbiamo molto ai nostri tifosi ». Anche se esiste un'altra suggestiva chance, giocare allo stadio Sant'Elia quando il Cagliari è in sosta. «L'avvocato Giovanni Dore (consigliere comunale dell'Idv, ndr) farà un'interrogazione per chiedere al sindaco Zedda – spiega Cardia – se il Sant'Elia può essere affidato ad altre squadre quando lo stadio non viene utilizzato dal Cagliari».