L’assessore ai Servizi tecnologici sottolinea come siano state portate via montagne di rifiuti
CAGLIARI. Tra strutture in legno da smontare, polemiche più o meno soffuse sugli spettacoli “dirottati” e confronti vari, quello in corso sembra proprio l’anno dell’anfiteatro. Nel bene e nel male. Già, perché ora sembra arrivato anche il momento di mettere i fatidici puntini sulle «i», assumendosi le responsabilità laddove è il caso e chiamando in causa altri quando necessario.
Che è poi quanto sta facendo, senza tanti giri di parole, l’attuale assessore comunale ai Servizi tecnologici, Pierluigi Leo. Infatti, ora che le squadre di operai del Comune hanno concluso il lavoro di rimozione dei cumuli di rifiuti e delle erbacce - «Per rendere l’anfiteatro visitabile in attesa dei lavori di smantellamento della legnaia e di restauro del monumento...» - l’esponente della giunta guidata da Massimo Zedda ha, diciamo così, voluto levarsi il primo sassolino dalla scarpa, chiamando implicitamente in causa il suo predecessore: «Quello che preme sottolineare a questa amministrazione è il fatto che la quantità di rifiuti e erbacce non può essere aumentata, evidentemente, in maniera esponenziale negli ultimi 45 giorni.», afferma Pierluigi Leo, ricordando appunto il breve periodo in cui è in carica la nuova amministrazione, «In quasi un anno, dall’ultimo spettacolo all’anfiteatro a oggi, la precedente amministrazione comunale si sarebbe dovuta preoccupare dello stato del sito in viale Fra’ Ignazio e avrebbe dovuto provvedere alla sua conservazione».
Insomma, un modo tutto sommato cauto, quasi diplomatico, per mettere l’accento sul fatto che a parte il gran parlare degli ultimi tempi forse troppo spesso l’anfiteatro è stato lasciato i balìa di sè e soprattutto dei maleducati che al suo interno hanno riversato cumuli e cumuli di immondizie. Con buona pace dell’importanza storica di sifatto monumento.