Alcune notti fa qualcuno ha tentato di segare l'allaccio
Via Valdelsa, condotta da terzo mondo
Allaccio idrico da terzo mondo in via Val d'Elsa, traversa di via Lunigiana. Un grosso tubo fuoriesce dal sottosuolo in corrispondenza del marciapiede e si collega in quota alle palazzine vicine. Il problema si trascina da cinque anni. L'allaccio volante, una soluzione di fortuna dopo una copiosa perdita idrica, sarebbe dovuto essere temporaneo, ma è diventato definitivo. «I problemi che ne derivano sono tanti», si lamenta Antonino Melis, un residente, «a parte l'estetica, il marciapiede risulta impercorribile per la presenza del tubo. Proprio in quel punto c'è un parcheggio per disabili e chi scende dall'auto e sale sulla carrozzina non può imboccare il marciapiede. La nostra è una strada cieca e le macchine si parcheggiano ovunque, col risultato che il disabile resta intrappolato».
Non è tutto. «Di recente», riferisce Melis, «qualche vandalo ha provato di notte a segare il tubo. Se la bravata fosse riuscita novanta famiglie di sette distinte palazzine sarebbero rimaste senz'acqua». Per non parlare dei rischi per l'incolumità del vandalo, in quanto nel tubo la pressione è fortissima. «Ci siamo rivolti al Comune e ad Abbanoa», riferisce Erminio Ardu, un altro residente, «ma il problema non è stato risolto. Chiediamo un intervento perché siamo stufi di aspettare. Vogliamo un allaccio a regola d'arte per motivi di sicurezza oltre che di decoro e di accessibilità al marciapiede». Abbanoa ha precisato che all'epoca della realizzazione dell'allaccio non era titolare della gestione della rete. «In tutti i casi l'ente effettuerà un sopralluogo per verificare la situazione ed eventualmente intervenire». ( p. l. )
San bartolomeo
Rifiuti e siringhe
nella fontana
Mucillagine, rifiuti, siringhe e larve di zanzare nella grande fontana di piazza San Bartolomeo. A protestare per l'incuria e il degrado sono i residenti del rione. «Nonostante la fontana sia stata ripulita da poco», riferisce il commerciante Giampaolo Usala, titolare della storica bottega che si affaccia sul piazzale, «nella vasca la mucillagine si è già riformata. L'acqua è molto sporca, ci sono anche larve di insetti e di notte i drogati vi sciacquano le siringhe». Non è tutto. «Le pesanti catene che cingono il piazzale per evitare alle auto di accedervi sono attaccate a colonnine di cemento che si spostano facilmente». Ci sono anche mattonelle rotte e chiodi che fuoriescono dalle colonnine. «Le dimensioni della fontana dovrebbero essere ridotte», conclude Usala, «perché così grande non serve a niente». (p.l.)