Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il Poetto non è chiuso»

Fonte: L'Unione Sarda
8 agosto 2011

Alla Settima fermata oggi manifestazione per rilanciare i baretti

Il direttore di un chiosco: affari giù del 40%

Non è più necessario fare girotondi snervanti alla ricerca di qualche metro dove infilare l'auto per poi andare ai ballare nei chioschetti. E non per una rivoluzione nelle viabilità e nel traffico. Solamente perché la notte al Poetto non è più quella di una o due stagioni fa. «C'è come la percezione che il Poetto sia “chiuso”», spiega Massimo Magno, direttore del Calypso. Questo a causa delle voci sull'imminente abbattimento dei chioschi. Per rilanciare la vita notturna in spiaggia Magno, assieme a Mattia Loy ha deciso di realizzare la manifestazione “Artists for Poetto: informazione libera per musica libera” che andrà in scena oggi alla Settima fermata a partire dalle 17.
CRISI «Se gli anni scorsi le entrate si aggiravano intorno ai 4 mila euro a serata, e quindi c'era un margine di guadagno, quest'anno sono scese a 1500 euro, con cui si coprono a mala pena le spese per pagare gruppi, dipendenti, fornitori e l'organizzazione», spiega il direttore del Calypso. «Noi continuiamo a organizzare serate ma dal punto di vista economico è una sofferenza». Che Magno traduce facilmente in numeri: «Tutta il sistema economico della spiaggia ha avuto una contrazione di circa il 40%».
CAUSE ED EFFETTI Questa drastica diminuzione avuto ripercussioni economiche e sociali importanti. Basti pensare al calo delle forniture e dei dipendenti. «A inizio stagione al Calypso abbiamo assunto cinque persone. Due le abbiamo dovute licenziare perché non riuscivamo più a pagarle». La parte preponderante delle entrate per i baretti è costituita dalle vendite notturne. «Se durante il giorno vendiamo 1, la notte vendiamo 9», continua Magno. Quindi se cala il pubblico notturno, calano sensibilmente pure gli affari. Anche perché poi i ragazzi, anche quando escono, spendono meno rispetto agli anni scorsi. Effetto della crisi.
NON CHIAMATELI CHIOSCHI Questo calo per Magno ha un'origine ben precisa. «C'è una questione informativa: dopo le notizie di abbattimento dei chioschi, la gente ha la percezione che siamo già chiusi». E invece? «Bisogna dire che siamo aperti». E quale modo migliore di un concerto? «I gruppi suoneranno gratis, dando in questo modo il loro supporto. Lo fanno per potere “alzare il volume” sul problema».
Questo perché i chioschi sono solo un dispensatore di bibite e patatine per i bagnanti la mattina. «È riduttivo chiamarli chioschetti perché in realtà sono contenitori di eventi». Di musica innanzi tutto. «L'unico elemento che fa muovere ampi tratti del Poetto». Non solo i giovani che ballano la notte. (m. g.)

 

Programma
Al Calypso
saliranno
sul palco
dodici gruppi
Oggi a partire dalle 17 al Calypso, il chiosco della Settima fermata è in programma la manifestazione “Artists for Poetto: informazione libera per musica libera”. Da quando Massimo Magno e Mattia Loy hanno creato l'evento su Facebook le adesioni degli artisti sono progressivamente aumentate. La lista dei gruppi che suoneranno oggi, aggiornata a ieri sera, era ferma a dodici. Non è detto, però, che qualcuno possa dare la propria adesione all'ultim'ora.
L'appuntamento si apre con uno spazio informativo per coloro che vogliono approfondire il problema del calo di presenze nelle notti del Poetto: cause, effetti e rimedi. Successivamente, fino alle tre di notte, si alterneranno sul palco Captivity trio (membri dei Solid Vision), Area 71, Prophesy, Deadly Sting, Dreaming 23, Punkillonis, Bleeding Storm, Grayman, Aureo Lovers, Rock Band Kendama, Angry Bees, e Heartbreaking Disease.
Gli organizzatori «invitano tutti coloro che ritengono la spiaggia il loro posto dove trascorrere le notti d'estate a venire per dire che il Poetto è “aperto”».