Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Unioni civili, scontro aperto

Fonte: L'Unione Sarda
8 agosto 2011

Rodin, Pd: da cattolico sono favorevole. Piras, Pdl: la Chiesa si faccia sentire

Il parroco Mario Steri: «Contrario alle coppie gay»

«So che farà discutere». Annunciando la prossima istituzione di un registro delle unioni civili, l'assessore alle Politiche sociali Susanna Orrù sapeva bene che la sua proposta - prevista nel programma elettorale di Massimo Zedda - non sarebbe passata inosservata.
E infatti: «È solo gazzosa di sinistra», attacca il consigliere del Pdl (e predecessore della Orrù) Anselmo Piras. Che unisce questa scelta a un'altra fatta dal sindaco a pochi giorni dall'insediamento: «Il primo cittadino ha tolto il crocifisso dal proprio studio e adesso la sua Giunta propone il registro delle coppie di fatto, anche quelle omosessuali. Vorrei proprio sapere che cosa ne pensa la Chiesa, che per ora è stata molto silenziosi qui a Cagliari. Nelle altre città d'Italia, per un crocifisso tolto da un'aula di scuola succede il finimondo».
LA POLEMICA Nel merito, il consigliere di minoranza non è d'accordo con il registro: «Non garantisce niente, né la pensione né altri diritti. E sulla proposta di realizzare un altro campo nomadi, dico all'assessore: si scontrerà con i problemi tecnici e progettuali nei quali mi sono imbattuto io. Quei soldi sono della nostra Giunta».
LA MAGGIORANZA Il presidente della commissione Politiche sociali Fabrizio Rodin (Pd) è invece a favore delle unioni civili: «Non penso che tolgano niente a nessuno, non capisco perché non dovrebbe esserci un registro, anche per le coppie omosessuali. E lo dico da cattolico e caposcout dell'Agesci. A oggi questi riconoscimenti non sono stati accompagnati dall'attribuzione di diritti. Dico che bisogna confrontarsi anche su questo, ma senza un approccio ideologico».
E il secondo campo rom? «Le due famiglie nomadi che abitano in quello attuale non vanno d'accordo: individuiamo due aree e cerchiamo di fare due campi a misura d'uomo». Un altro consigliere del Pdl, Maurizio Porcelli, parla invece di «incostituzionalità del registro delle unioni omosessuali».
Non solo: «Mi pare sia già stato proposto e realizzato in altri Comuni, ma come provocazione. Per le coppie eterosessuali è un altro discorso. Però c'è il matrimonio religioso e quello civile, che risolvono tutti i problemi. Un secondo campo nomadi? Basta che i rom rispettino le norme. C'è un regolamento, che neanche la giunta precedente ha mai fatto rispettare. Ora voglio vedere cosa farà l'esecutivo in carica».
LA CHIESA Il parroco di San Paolo Mario Steri, sulle coppie di fatto è chiaro: «La chiesa è contraria a queste unioni e quelle omosessuali, perché non rispettano i principi della natura umana. E lo dico con tutto il rispetto per queste persone, che spesso si trovano in situazione di disagio e per questo vengono aiutate anche dalla Chiesa».
Michele Ruffi