A settembre scade il bando per la concessione degli spazi sotterranei di piazza Yenne, rifugi antiaerei durante la guerra
EDOARDO PISANO e.pisano@sardegna24.net
Nel 1943 fungeva da rifugio per gli abitanti di Stampace dallebombeche arrivavano dal cielo e che avrebbero raso al suolo mezza città. Nei primi anni ‘50 una parte di quei sotterranei scavati nella roccia del colle di Castello, con ingresso nella piazza Yenne, sarebbero stati acquistati daun privato, Pietro Marcello, e trasformati in un locale dove i cagliaritani potevano trovare svago con il ballo o ascoltare la musica dal vivo suonata dai complessini. E così sarebbe stato fino agli anni ‘80. L’anno scorso, poi, dopo quasi vent’anni di chiusura, Grotta Marcello, che deve il nome al suo fondatore, si trasformava nell’omonimo ristorante bar pizzeria coi tavolini al centro dell’affollatissima piazza Yenne. Ma la parte più antica, quella che a tutt’oggi è di proprietà del demanio,nonè statamaiimpiegata per alcun utilizzo. Quello spazio fatto di cunicoli e ambienti sotterranei sarà dato in concessione al miglior offerente dall’agenzia del demanio. Che ha pubblicato un bando, in scadenza il 7 settembre, per l’assegnazione di Grotta Marcello per un periodo di sei anni rinnovabili con un canone annuo di concessione di 62.760 euro, pari a 5.230 euro al mese, che costituisce il prezzo base d’asta. Che si svolgerà col sistema delle offerte segrete in aumento libero rispetto al canone di partenza.
Il compendio in gara consiste in una grotta ricavata dall’ampliamento di una cavità naturale presente nella parte retrostante dei locali commerciali di proprietà privata che si affacciano sulla piazza Yenne, proprio dove molti cagliaritani cercavano un posto sicuro per sfuggire ai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Al termine del quale veniva chiuso l’ingresso originario della grotta che si trovava sulla via Manno. Il corpo centrale della grotta, a forma di semicerchio, è sovrastato da coperture a volta ricavate dalla pietra viva e si estende per 180 metri quadrati. Dal fondo di questo ambiente partono verso direzioni opposte due lunghi corridoi, ciascuno dei quali presenta ai lati tre nicchie. La superficie calpestabile di tutta quanta la parte di Grotta Marcello che sarà data in concessione è di oltre550metri quadrati.Unospazio particolarmenteampio e suggestivo anche se, come riportato nel bando di gara, «in mediocre stato di conservazione». Trattandosi di un bene dichiarato di “interesse culturale”, chi si aggiudicherà la concessione di Grotta Marcello dovrà rispettare le normative ministeriali relative a questo tipo di immobili. Non ci sono limitazioni alle attività che potranno esservi svolte all’intero purché la destinazione d’uso sia tale da garantire la conservazione e le caretteristiche di interesse culturale dell’immobile.
Con l’assegnazione ai privati Grotta Marcello entrerà automaticamentenel circuito diMonumenti Aperti, la manifestazione culturale che per un giorno all’anno mette a disposizione della collettività una serie di luoghi di carattere storico e artistico solitamente non aperti al pubblico.
Si tratterà ora di valutare se ci sono imprenditori pronti ad investirenonmenodi 5.230 euro al mese con un’idea su come trasformare una cavità abbandonata in una qualche attività commerciale.Le offerte potranno essere presentate fino alle 12 del 7 settembre.