S.AVENDRACE. La Soprintendenza: «Per noi nessuna irregolarità»
Case abusive sopra la Grotta della vipera Relegati nei meandri dell'oblio. È questa la sorte di alcuni importanti monumenti storici della città. Meno conosciuti dell'Anfiteatro romano o del sito di Sant'Eulalia, ma per questo non meno importanti, sembrano però non ricevere le stesse attenzioni da parte di chi dovrebbe tutelarli e valorizzarli, in primis Soprintendenza archeologica e, a seguire, Comune. Tra questi spicca la Grotta della vipera, in viale Sant'Avendrace, diventata rifugio di piccioni e colombi che imbrattano il suo interno col guano e “fondamenta” per un'abitazione abusiva che sorge sopra la pietra calcarea, oramai lesionata, a pochi metri dalle iscrizioni romane.
LA POLEMICA «È adiacente al Parco di Tuvixeddu ma è una terra di nessuno», denuncia il presidente provinciale dei Verdi, Roberto Copparoni. L'esponente ambientalista spiega: «Il problema della Grotta della vipera va inserito in un contesto più ampio, di tutela e valorizzazione della zona di Santa Gilla e Sant'Avendrace che fa un tutt'uno proprio con la necropoli fenicia. Dietro gli immobili dell'omonimo viale, infatti, sorgono le tombe, in molti casi diventate discariche abusive e rifugio per sbandati e tossicodipendenti». Ma al di là delle condizioni dell'intera area, desta stupore che una costruzione possa sorgere esattamente sopra la grotta. Andando così a pesare sulla roccia su cui già grava una grossa ed evidente crepa.
LA SOPRINTENDENZA Per il responsabile della Soprintendenza archeologica Marco Minoja, però, è tutto a posto. «Non ci risultano né crolli né situazioni di abuso», afferma. «L'area tra l'altro è visitata e tutelata dal Comune». Verissimo, tant'è che la Grotta è aperta e visitabile, anche se poco pubblicizzata e valorizzata, visto che all'esterno c'è solo un pannello ingiallito col nome e la data del monumento. Per avere maggiori informazioni, anche in lingue straniere, bisogna accedere all'interno.
LE PROPOSTE Per quanto concerne la tutela del monumento Copparoni ha proposto al Comune di installare una rete trasparente contro i piccioni, ed evitare così il guano corrosivo per la roccia. «L'avremmo fatto a nostre spese», specifica l'esponente dei Verdi. Ma da via Roma, ad oggi, non è arrivata alcuna risposta.
Sembra che in città ci siano monumenti di serie “A” e altri di serie “B”. I primi da tutelare, specie quando finiscono sotto i riflettori dei media, come l'Anfiteatro romano, i secondi da tenere aperti, sperando che qualche turista li visiti, ma senza appurare il loro stato di conservazione e senza alcuna valorizzazione.
Mario Gottardi