Via Roma e Cagliari calcio impegnati in un braccio di ferro sui canoni d’affitto del Sant’Elia. Congelato il pignoramento
Trentacinque ani senza mai aver pagato la bolletta dell’acqua. E poi dieci anni d’affitto non versato e quel pignoramento che incombe come una spada diDamoclesulla testa del Cagliari calcio. Il quale, da parte sua, presenta a via Roma il conto per lavori effettuati emai rimborsatidapalazzo Bacaredda.La guerra tra Comune e rossoblù non si esaurisce certo nella querelle sul futuro, ancora incerto, dello stadio Sant’Elia. Saranno i tribunali amministrativi l’arbitro delle sfide del Cagliari contro la pubblica amministrazione. Al centro delle relazioni tra Comune e viale La Playa lo stadio Sant’Elia. Di proprietà comunale, ma affidato in gestione al Cagliari calcio sulla base di una convezione approvata alla vigilia del Capodanno del 2002. Ecco i dettagli contenuti nell’accordo: 11 anni di durata, 50 mila euro di canone annuo da versare alle casse del Comune, mentre al gestore (i rossoblù) restavano in carico le utenze, la custodia, la pulizia, la manutenzione del manto erboso e delle tribune prefabbricate e la manutenzione ordinaria. Ma non tutto è andato per il verso giusto. Nel corso degli anni i rapporti si logorano.Ecosì ilComune, per poter riscuotere i crediti (335 mila euro denunciava il Pd in un’interrogazione la scorsa consiliatura) per l’utilizzo del Sant’Elia dal 1996 al 2007, ha disposto l’esecuzione la riscossione forzata.Una decisione “forte” ma obbligata alla luce delle numerose richieste di pagamento più volte sollecitate in precedenza. Il Cagliari però ha presentato un ricorso contro l’ingiunzione. Il giudizio è attualmente in corso. L’ultima udienza si è tenuta il 3 marzo del 2009 e secondo gli atti in possesso del servizio Sport l’avvocato Carla Curreli, dirigente dell’avvocatura comunale, ha comunicato «per le vie brevi» che avrebbe inviato una nota al riguardo. Nota che, al 15 marzo 2011, non risultava ancora pervenuta. Il servizio comunale ha anche chiesto il pignoramento mobiliare nel giugno 2008. Il provvedimento tuttavia, non ha ancora avuto luogo: questo perché, affinché l’ufficiale giudiziario proceda al pignoramento, il Servizio stesso deve indicare il patrimonio da aggredire. Indicazione che non sarebbe dunque ancora arrivata. Ma anche i rossoblù hanno rivendicazioni. Il Cagliari vanta (secondo il Comune «asserisce di vantare»)un credito di 774 mila 491 euro per interventi di migliorie, di manutenzione straordinaria e di opere richieste dalla Pubblica autorità che, secondo viale La Playa, sarebbero a carico dell’amministrazione. Ma via Roma insiste. E scrive che «la società persevera nell’inadempimento degli obblighi contrattuali» contenuti nella convenzione del 2002. E le penne degli avvocati continuano versare inchiostro. A seguito dell’ultima diffida (pagamento dei canoni non versati dal novembre del 2007 al luglio 2008) la società di viale La Playa ha presentato richiesta di compensazione delle spese di40mila euro, sostenute per l’installazione di delle panchine regolamentari. Il Servizio Cantieri ha ritenuto che la somma può essere ammessaa recupero dei crediti vantati dal Comune per i canoni non riscossi. Sempre secondo l’amministrazione, la società risulta morosa anche nel pagamento delle fatture per i consumi idrici nel periodo che va dal 1972 al 2007: 214 mila 297 euro. Bollette dell’acqua mai pagate dal 1972 al 2007: stecca da 214 mila 297 euro