Parla il sindaco di Quartu, mentre saltano i concerti fino al 5 agosto
CAGLIARI. Il gip non ha ancora convalidato il provvedimento di sequestro cautelare firmato per l’Arena beach dal procuratore aggiunto Gaetano Porcu: probabilmente lo farà nel corso della mattinata di oggi. Ma a sentire il sindaco di Quartu Mauro Contini quello spazio sul litorale cui la polizia urbana quartese ha imposto i sigilli è soltanto «un muntronaxiu» e non una spiaggia delicata, come sostiene la sovrintendenza paesaggistica: «Ci andavamo a giocare a pallone - ha spiegato Contini, nel corso di una conferenza stampa in municipio - io l’ho sempre visto così, un campo di calcio». Comunque sia l’amministrazione rispetterà leggi e gerarchie istituzionali: «Se la sovrintendenza ha negato il nullaosta paesaggistico noi non possiamo che agire di conseguenza». Quindi - mentre saltano i concerti programmati dal 29 luglio al 5 agosto - se l’area resterà sotto sequestro il Comune cercherà insieme agli organizzatori di Sardinia Jazz e Zed Enterteinment uno spazio alternativo dove allestire i dieci appuntamenti musicali programmati, che costeranno complessivamente 23 mila euro alla Regione e 100 mila all’amministrazione quartese: «Abbiamo lavorato per dare una serie di spettacoli anche gratuiti a chi non può permettersi di pagare un biglietto - ha detto Contini - e per promuovere il turismo nella nostra città e nel territorio. Certo questo episodio è una battuta d’arresto, ma dialogando col Prefetto troveremo un’altra soluzione».
Contini è tranquillo: «Per Mondo Ichnusa, nello stesso spazio, le autorizzazioni c’erano e anche il nullaosta paesaggistico. Poi è accaduta qualcosa, c’è stata qualche segnalazione e la sovrintendenza he negato il parere positivo. Forse - ha aggiunto il sindaco - tutto nasce dalle immagini uscite sui giornali, si è parlato di vegetazione distrutta e di dune. Ma non so dove siano, per me quello è un muntronaxiu e niente di più. Comunque noi andiamo avanti, gli organizzatori hanno firmato una fidejussione di sette milioni per eventuali danni, così come avevano fatto quelli di Mondo Ichnusa».
L’iter di preparazione del programma di spettacoli è stato lineare: il 21 luglio la convocazione della conferenza di servizi, il 25 la riunione con le decisioni. Il 26 è arrivato il ‘no’ inatteso della sovrintendenza, che ha dato il via libera al sopralluogo dei vigili urbani: «Si parla di area delicata e di danni alla vegetazione, non potevamo che prenderne atto» ha tagliato corto Contini. Il resto è cronaca giudiziaria. (m.l)