Rassegna Stampa

Sardegna 24

Ospedale Marino, via alla spa

Fonte: Sardegna 24
27 luglio 2011

 

 Vertice all’assessorato regionale Enti Locali C’è l’accordo per il polo turistic-sanitario

Due anni per i lavori e arredare lo stabile. L’investimento non supererà i 20 milioni di euro

Due mesi per la variante del Comune. Epoi due anni di lavori per completare la struttura. Il nuovo progetto per la trasformazione dell’ex Ospedale Marino in polo turistico- sanitario è il primo tassello strategico del capoluogo definito da Regione e Comune, sotto il governo di Zedda. Ieri nella sede dell’assessorato regionale all’Urbanistica, l’assessore Nicola Rassu ha incontrato il sindaco Massimo Zedda e Mario Bigazzi, dell’istituto fiorentino Prosperius che si è aggiudicato la gara regionale per la trasformazione e la gestione del vecchio stabile del Poetto. «Il percorso che porterà alla riqualificazione dell’ex ospedale Marino a Cagliari è ripreso a grandi passi e si va verso una soluzione condivisa tra le istituzioni », scrive l’assessore Rassu, «la volontà della Regione è sempre stata quella di supportare tutti gli attori che puntano al recupero di un edificio di così grande interesse per la città e per superare l’attuale condizione di degrado in cui versa. È necessaria un’accelerazione del processo di recupero di tutta l’area mettendoin campoogni azione possibile per valorizzare questa struttura modellandola nello splendido ecosistema della spiaggia del Poetto». «Grazie alla riqualificazione dell’edificio», ha sottolineato l’assessore, «si potranno creare nuovi canali capaci di attivare un circuito turistico-sanitario, coordinato con un’alta qualità di servizi per il malato. Allo stesso tempo», conclude, «si potrà riconsegnare alla spiaggia del Poetto un edificio certamente meno impattante, e grazie a un progetto bilanciato con le peculiarità dell’ambiente della spiaggia cagliaritana si potrà avereun conseguente miglioramento del paesaggio». La società fiorentina è moderatamente soddisfatta. «È sempre difficile decifrare il linguaggio burocratico», spiega Mario Bigazzi di Prosperius, «e ormai sono passati oltre 4 anni. Al sindaco erano state dette cose non inerente al progetto.Magli equivoci sono stati chiariti. Puntiamoaunprogetto innovativo sotto il profilo della tecnologia in grado di potenziare il turismo legato al benessere psicofisico rivolto sopratutto al mercato del Nord Europa». Dal momento della variante e della concessione edilizia (2 o 3 mesi), serviranno2anni per sistemare e arredare lo stabile. La spesa prevista va dai 10 ai 20 milioni di euro («dipende dalle condizioni della struttura»). La Prosperius si è aggiudicata la gara nel 2006.A bloccare i lavori, la variante mai arrivata del Comune, necessaria a garantire la compatibilità tra la struttura sanitaria, che si occuperà di riabilitazione fisica, e il Piano urbanistico vigente. «In questa fase», ha spiegato il sindaco Massimo Zedda, «il Comune è chiamato a pronunciarsi solo su aspetti strettamente urbanistici la cui valutazione è rimessa al Consiglio Comunale. Una volta che il Consiglio si sarà espresso sulla variante e la Regione avrà disposto la verifica di coerenza con il Ppr, l'Istituto Prosperius sarà chiamato dalla Regione a predisporre il progetto esecutivo sul quale il Comune dovrà definitivamente pronunciarsi. È importante sottolineare », conclude, «che la struttura èunbene identitario di pertinenza della Regione che va rivalutato. Daparte nostra c'è tutta la disponibilità a fare in modo che questo avvenga, sempre nel rispetto delle regole urbanistiche e paesaggistiche». (en.ne.)