MERCATI CIVICI. I concessionari contrari alla proposta dell'assessore alle Attività produttive
«Siamo in crisi e ci sono troppe difficoltà». Più disponibilità a Sant'Elia
La proposta dell'assessore alle Attività produttive, Barbara Argiolas, di tenere i mercati civici aperti anche di sera divide i concessionari.
SAN BENEDETTO «La proposta non ci convince», afferma Carmelo Monni, venditore di formaggi a San Benedetto, «non siamo contrari, ma ci sono difficoltà d'attuazione». Chiudere alle 14 per riaprire alle 16,30 è impensabile. «I fruttivendoli si alzano alle 3 per andare ad approvvigionarsi, non possono mica restare al lavoro tutto il giorno. I pescivendoli di sera non aprirebbero e i concessionari che arrivano da Burcei o San Sperate sarebbero costretti ad andare e venire. Meglio l'orario continuato».
SANTA CHIARA A Santa Chiara ieri mattina c'era poca gente. «Non credo che di sera ne verrebbe di più», sostiene Angelo Pitzalis, 63 anni, presidente del comitato del mercato, «saremmo favorevoli a trattenerci, ma prima bisogna risolvere molti problemi. Serve più pubblicità, la riapertura del piano superiore dove era previsto il mercato dei fiori, accessi per i disabili, installazione di un ascensore a Santa Croce per riportare i castellani al mercato e il ritorno degli ambulanti all'esterno. Sì all'apertura domenicale, purché a turno con gli altri mercati».
VIA QUIRRA «Ma quali aperture serali!», commenta amaro il macellaio di via Quirra, Mario Pili, «non c'è nessuno di mattina, figuriamoci di sera. Poi non abbiamo personale sufficiente per tenere aperto tutto il giorno e magari dovremmo anche riposarci». «Potremmo aprire», dice Luca Fontanarosa, «ma deve valerne la pena, altrimenti perdiamo solo tempo».
SANT'ELIA «Sono favorevole all'apertura serale, contrario a quella domenicale», afferma Sergio Tintis (Sant'Elia), «ma bisogna pensare anche ai servizi (banca, ufficio postale, mezzi pubblici) e alla pubblicità. La gente non ci conosce, pensa che il mercato di Sant'Elia sia solo quello della domenica sul lungomare. Invece ci siamo anche noi e garantiamo 2000 parcheggi gratuiti vicino allo stadio».
IS BINGIAS «Prima di pensare alle aperture serali», tuona il fruttivendolo Costantino Caredda (Is Bingias), «bisogna fare parcheggi e allontanare gli abusivi. I clienti si fermano in macchina alla Vetreria davanti alle bancarelle illegali. Comprano tutto lì e poi se ne vanno. Intanto noi che paghiamo le tasse andiamo in rovina». (p.l.)