Circa 150 agenti per il servizio d'ordine. Il prefetto vieta la vendita di bevande alcoliche
Attese 5000 persone in via Roma, viabilità a rischio nel centro
Almeno 5.000 pastori in strada e un corteo di un chilometro e mezzo nel cuore della città, che rischia di paralizzare il traffico nel centro storico: un film già visto durante le altre manifestazioni del Movimento dei pastori sardi, che oggi protesterà di fronte al Consiglio regionale in via Roma contro «l'accanimento delle ingiunzioni di pagamento di Equitalia», come ha annunciato il leader di Mps Felice Floris.
TRAFFICO E DIVIETI Un sit-in, di fronte al «palazzo del potere» che quasi certamente manderà in tilt la viabilità. Ieri il Servizio urbanizzazioni e mobilità del Comune ha disposto con un'ordinanza diversi divieti: non si potrà parcheggiare nelle strade attorno al Consiglio (via Porcile, via Lepanto, via Concezione, via Sardegna, via Cavour) dalle 7 fino alle 16. E la circolazione verrà bloccata lungo il percorso del corteo, che dovrebbe partire da piazza Marco Polo - di fronte alla Fiera - alle 10, e arrivare in via Roma passando per viale Diaz. Via Roma sarà chiusa al traffico solo nel lato portici e i pastori - questi gli accordi con questura e prefettura - non dovranno invadere le corsie del lato mare.
IL SERVIZIO D'ORDINE A seguire la manifestazione, per vigilare sull'ordine pubblico, ci saranno circa 150 agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, mentre il traffico sarà diretto dalla Polizia municipale. In particolare, gli agenti del Reparto mobile della Questura verrà schierato di fronte al Consiglio regionale e in altri «punti sensibili», cioè gli uffici di Abbanoa in viale Diaz e la sede di Equitalia, in viale Bonaria. Il corteo verrà seguito passo per passo da un elicottero, mentre prima della partenza il reparto degli artificieri della polizia controllerà l'aula del Consiglio in via Roma.
LE ORDINANZE Il prefetto ha vietato per oggi la vendita di bevande alcoliche e in bottiglia di vetro o lattine in tutta la zona interessata dalla manifestazione, che dovrebbe limitarsi a un sit-in di fronte al Consiglio. Le strade che circondano il palazzo dovranno essere libere: questo per evitare che si ripeta l'assedio di ottobre 2010, culminato con gli scontri tra pastori e forze dell'ordine.
I MOTIVI DELLA PROTESTA Il movimento guidato da Felice Floris chiede al governo nazionale e alla Regione la soluzione dei problemi legati al settore della pastorizia (il prezzo del latte, è troppo basso, come sostengono da tempo) e dell'intera economia sarda «strozzata dalla crisi» e in particolare da migliaia di cartelle di Equitalia. «Sono i punti - ha spiegato Floris nei giorni scorsi - della piattaforma elaborata nel 2010 nelle assemblee in tutta la Sardegna». Ma c'è anche la questione della legge 44 del 1988 «in base alla quale la Regione in questi giorni sta inviando ai pastori e agricoltori intimazioni di pagamento con lo scopo di recuperare somme di denaro che a suo tempo erano state utilizzate per l'abbattimento degli interessi su operazioni di mutuo fatte da pastori e agricoltori». Ecco perché «sarà una estate molto calda e movimentata».
Alla giornata di protesta aderiranno anche «trasportatori, artigiani, commercianti, studenti, piccoli imprenditori», e anche gli indipendentisti di Sardigna Natzione. Ma in via Roma ci sarà anche una delegazione del “Movimento dei forconi”, nato a giugno in Sicilia.
Michele Ruffi