Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Lirico L’affondo del sindacato: «Zedda sfiduci i vertici del cda»

Fonte: Sardegna Quotidiano
25 luglio 2011

 Lirico L’affondo del sindacato: «Zedda sfiduci i vertici del cda»

 Tornano all’attacco i sindacati del Teatro Lirico di Cagliari. Questa volta per chiedere al presidente della Fondazione, il sindaco Massimo Zedda, “una presa di posizione chiara sull’attuale dirigenza del nostro Teatro”. Secondo l’Unione sindacale di Base, infatti, “continua il disagio e la disperazione dei lavoratori”, che non solo devono proteggere il loro posto di lavoro, ma sono costretti a difendersi anche dall’accusa di “essere la causa principale del dissesto economico della Fondazione, compresa la perdita d’esercizio del bilancio 2010”. Per questo si chiede a gran voce che vengono accertate le responsabilità della dirigenza, colpevole, secondo i sindacati di avere determinato il buco delle casse della Fondazione. “Se dovesse servire - avevano scritto e ribadito in precedenza - ad accertare le responsabilità passate e presenti di sovrintendenti, direttori amministrativi, sindaci, membri Cda e revisori dei conti, interesseremo la magistratura e la Corte dei conti”. Ma oltre a ciò, l’Usb richiama anche alla necessità “urgente ” per il Teatro e i suoi dipendenti di avere un piano industriale. Solo così, sostengono i sindacati, “si può essere credibili come azienda e poter elargire prossimi ed ulteriori fondi”. In questo senso, sotto accusa finisce anche la posizione assunta dal Sovrintendente Di Benedetto che ha chiesto “finanziamenti certi” prima del varo del piano industriale. E non viene risparmiato neanche l’ex presidente della Fondazione ed ex sindaco di Cagliari Emilio Floris: la sua linea prevedeva un “su - per” manager considerato l’unico, viste le criticità, in grato di elaborare “un credibile piano industriale triennale di rilancio”. Altro nodo da sciogliere, sempre a giudizio Ma, come ribadiscono i sindacati, i problemi della Fondazione sono anche altri, e tra essi c’è anche quello dell’attività di decentramento del teatro: in pratica, secondo lo statuto, il teatro al fine della promozione della musica, deve organizzare di concerti in giro per la Sardegna. In quest ’ottica nasce “Un’Isola di musica”, rassegna itinerante finanziata da fondi considerati esigui. Tutta l’operazione però a giudizio dei rappresentanti dei lavoratori è stata “conce - pita male per sottostima ed incuria di progettazione”. Non solo, ma per la prima volta si è fatto ricorso a “tipologie di contratti diversi per precari della stessa area artistica, creando una sperequazione fra questi ultimi”. È quindi arrivato il momento delle “certezze e prese di posizione chiare per il futuro del Teatro e del posto di lavoro. Tutti sono pronti a fare la loro parte, purché non si seguiti risparmiare sui lavoratori”. Francesca Ortalli