Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

A ottobre giù i chioschetti No alle proroghe in attesa del Pul

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 luglio 2011

 Poetto 

IL VERTICE Bocciata la richiesta dei gestori che rilanciavano sul rinvio della scadenza, il Consorzio ha proposto di abbattere e ricostruire in un mese. Ma resta l’incognita sui tempi del piano

di Marcello Zasso marcello. zasso@ sardegnaquotidiano. it

 I chioschi devono essere demoliti a ottobre. I gestori hanno chiesto una proroga al Comune, ma la risposta è stata negativa. «Ci aspettavamo che ci fosse concessa un’autorizza - zione anche per il 2012, ma dal Comune ci hanno risposto che l’ordi - nanza di maggio è stata un caso unico, non è ripetibile per l’anno prossimo », commenta Sergio Mascia, presidente del consorzio Poetto services. A fine mandato il sindaco Floris ha salvato la stagione in corso evitando che il Poetto si trasformasse in un cantiere in piena estate. Ma, dopo vari slittamenti, il destino dei baretti ora è segnato. «Proviamo amarezza, ci aspettavamo uno sforzo maggiore da parte dei dirigenti del Comune, che comunque si stanno adoperando per trovare una soluzione », aggiunge Mascia. Ieri alla Conferenza dei servizi convocata dal Suap (Sportello unico per le attività produttive), dirigenti e funzionari del Comune e concessionari dei chioschi si sono seduti intorno a un tavolo per trovare una soluzione. Ma l’unica certezza emersa è che, in pratica, non si può prorogare la proroga. Allora Poetto services ha messo sul tavolo una sua proposta. «Abbiamo presentato un nostro crono-programma per la demolizione degli 11 chioschi - spiega il presidente Mascia - i lavori potrebbero essere effettuati tutti tra il 3 e il 31 ottobre, ora aspettiamo una risposta». Che è arrivata in serata: la proposta non è stata approvata né scartata, per ora viene soltanto tenuta in considerazione. «Abbiamo preso atto della proposta dei gestori di voler procedere alle demolizioni delle strutture secondo un programma che prevede l'inizio e la fine dei lavori nel mese di ottobre - commenta Barbara Argiolas - assessore comunale alle Attività produttive - accogliamo con favore la loro volontà di partecipare alla soluzione di una questione che si trascina da troppi anni». Sulla demolizione nessuno ha più dubbi, ma sul Poetto del futuro ci sono solo incertezze.

L’ASSENZA DEL PUL Alla base di tutto c’è l’assenza del Piano di utilizzo dei litorali, una carenza normativa che va avanti da più di vent’anni e non consente uno sviluppo organizzato della parte cagliaritana della spiaggia. Sarà il Pul, tra l’altro, a stabilire come dovranno essere realizzati i nuovi baretti del Poetto. «Non possiamo buttare giù tutto, spendere 150mila euro per ogni chiosco e poi scoprire che il Pul prevede strutture di un altro tipo - aggiunge Mascia - per questo chiediamo un incontro urgente al sindaco e all’assessore all’Urbanistica, in modo da avere certezze in anticipo per non trovarci in difficoltà dopo». L’adozione del Piano è un punto fisso del programma del sindaco Zedda, ma per tagliare il traguardo non è sufficiente la buona volontà di Palazzo Bacaredda. «Il Comune sul Pul ci sta mettendo grandi energie, ma non basta l’approvazione del Comune - avverte Sergio Mascia - perché poi deve arrivare la Vas (Valutazione ambientale strategica, ndr.) della Provincia, poi la palla passa all’Urbanistica della Regione e infine si potrà arrivare alla pubblicazione sul Buras. Fatti due conti si arriva all’autunno del 2012 e la prossima stagione estiva sarebbe bruciata, con 120 lavoratori a rischio ». Ma dalla Giunta arriva la volontà di chiudere la partita in tempo. «Da diverse settimane, infatti, tutti gli uffici preposti, accogliendo le indicazioni del sindaco e della giunta - spiega l’assessore Argiolas - sono impegnati nella predisposizione delle linee guida del Piano di utilizzo dei litorali e di tutti gli atti giuridici e amministrativi utili per garantire, con regole certe e uguali per tutti, anche la stagione estiva 2012.

 

 PROCURA

ABUSI SULLA SPIAGGIA L’INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA

Nove chioschi sono rappresentati dal consorzio Poetto services. Palm Beach, Lanterna rossa, Twist, Miraggio, Calypso, Corto Maltese, Fico d’India, Dolce vita e Capolinea. Con loro si schierano anche Aramacao e Sella del Diavolo. Vanno per la loro strada, invece, i tre più recenti Emerson, Iguana e Palmette e gli altri sei: Otium café, Malibù, Oasi, Sesta area, Nilo e Golden beach. Le indagini della Procura sono su quelli “storici ”. «Dopo la demolizione dei casotti dell’86 abbiamo ottenuto concessioni e autorizzazioni edilizie per due anni - spiega Sergio Mascia - nell’88 il Comune dichiara di adottare il Pul e le strutture restano scoperte: quello che era legale nell’87 è diventato illegale nell’88. E la Magistratura non indaga sugli abusi effettivi, ma su tutto quanto il costruito».