Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Demolizioni a ottobre: disponibili i gestori

Fonte: La Nuova Sardegna
22 luglio 2011



Conferenza di servizi con i titolari dei chioschetti: c’è un programma



Argiolas: «Accogliamo con favore la volontà di risolvere un problema che si sta trascinando negli anni»

CAGLIARI. Non è più un rifiuto alla demolizione, ma il rinvio di questa a una data certa. E’ emerso questo ieri in conferenza di servizio sulla demolizione dei chioschetti del Poetto e dal Comune arriva il comunicato dell’assessore alle Attività produttive, Barbara Argiolas: «Quella che emerge dalla conferenza dei servizi sulla questione dei chioschi del Poetto è la linea che questa amministrazione persegue dall’inizio della consiliatura. Abbiamo preso atto, oggi, della proposta dei gestori di voler procedere alle demolizioni delle strutture secondo un programma che prevede l’inizio e la fine dei lavori nel mese di ottobre: accogliamo con favore la loro volontà di partecipare alla soluzione di una questione che si trascina da troppi anni. Allo stesso modo vorremmo sottolineare la presenza di tutti i dirigenti e i funzionari del Comune di Cagliari convocati per l’incontro: un altro segnale del massimo impegno che l’amministrazione sta ponendo per la soluzione della vicenda. Da diverse settimane, infatti, tutti gli uffici preposti - accogliendo le indicazioni del sindaco e della giunta - sono impegnati nella predisposizione delle linee guida del Piano di utilizzo dei litorali e di tutti gli atti giuridici e amministrativi utili per garantire, con regole certe e uguali per tutti, anche la stagione estiva 2012».
Dunque la conferenza di servizi aveva per oggetto non la demolizione ma la possibilità di ripresentare per il 2012 i progetti che non sono stati accolti per il 2011: la risposta del Comune è stata negativa perché tutte le prossime autorizzazioni dovranno avere come punto di riferimento il Pul, il piano per l’utilizzo del litorale. Sul tema delle demolizioni il Comune ha preso atto del fatto che i chioschetti demoliranno in una data certa. Un passaggio complesso. Perché se si considera vigente l’ordinanza del sindaco del 2009 che imponeva la demolizione, i titolari dei chioschi non hanno titolo per decidere il quando. Ma i titolari dei chioschi sono partiti dalla successiva ordinanza del sindaco, quella che congelava tutto, demolizione compresa, fino al 31 ottobre per varie ragioni compresa la sicurezza dei bagnanti che non possono andare al mare in mezzo alle macerie. Il punto è spinoso, perché se ha un senso il momento politico in cui tutte le parti cercano di trovare una soluzione e quindi si prende atto di una disponibilità ad accettare una decisione, dall’altro bisogna vedere se questo ha una sua rispondenza alle altre necessità, quelle dettate da un’inchiesta penale in corso sulla seconda ordinanza, contro ignoti, per abuso d’ufficio.