CODICE ETICO
Venti giorni di tempo per compilare i due moduli sulla situazione patrimoniale e sull’appartenenza a associazioni o società che hanno rapporti con il Comune. I consiglieri hanno ricevuto le lettere ieri via mail e dovranno affrettarsi a restituirle compilate e stampate all’ufficio di presidenza, che ha deciso di fare rispettare le norme sulla trasparenza contenute nello statuto e nel regolamento comunale, ma mai considerate. «Vi prego di affrettarvi, sarebbe un segnale importate », ha esortato ieri in Aula il presidente del Consiglio Ninni Depau. Dai banchi qualche mormorio, ma l’unica a contestare esplicitamente l’iniziati - va e l’esponente di Sel Marisa Depau. «Non ho intenzione di riempirli», dice, «Si tratta di falso moralismo, non vedo perché dovrei. Guadagno quattrocento euro al mese. Cosa devo dichiarare? ». Dal centrodestra prudenza, ma anche disponibilità a collaborare. «Aspetto di vederli», spiega Stefano Schirru, del Pdl. «Era un atto dovuto », secondo il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris, «Io ci metterei anche la dichiarazione dei redditi, ma le notizie sulle società che non hanno rapporti con il Comune non sono previste », aggiunge. «Non è un obbligo, chi non vuole non li compila. Comunque io non ho problemi a farlo», dice Anselmo Piras (Pdl), così come Gianni Chessa (Udc): «È una forma di trasparenza, a patto però che quei dati rimangono privati, non devono essere diffusi». «Non sono massone, non ho nessuna difficoltà a fornire i miei dati », spiega Filippo Petrucci, eletto con la lista Meglio di prima non ci basta. Claudio Cugusi (Pd) sottolina: «Sono stato io a sollecitare l’iniziativa». Via libera anche dal capogruppo dell’Idv Giovanni Dore che dice: «È giustissimo. Spiegheremo ai cagliaritani che è un atto dovuto, il centrodesta ha violato le norme per 17 anni». Assicura che compilerà subito i moduli anche il capogruppo di Sel Sergio Mascia. Soddisfattissimo Paolo Casu (Psd’az): «Mi sono complimentato con il presidente del consiglio». P. P.