PIRRI Settanta tra professionisti e piccole e medie aziende riunite alla Vetreria per il concorso “Tourismart ” di Sardegna Ricerche. Tra videogiochi sui nuraghi e progetti sul turismo
Un laboratorio di idee a caccia di soldi: tante proposte, e tanti cervelli che evitano di fuggire dalla Sardegna, quelli che si sono riuniti ieri nell’ex distilleria di Pirri. Per undici ore 105 giovani e meno giovani, liberi professionisti e piccole e medie aziende hanno dato vita al barcamp Tourismart organizzato da Sardegna Ricerche e dal network Sardegna 2.0 in collaborazione con l’assessorato regionale al Turismo, Comune e Città dell’Impresa. Circa 60 idee di business nate per caso, da un’idea saltata fuori Tramatza qualche mese fa. Più di tutti ha creduto a questo progetto Sardegna Ricerche: «Siamo qui per dare concretezza alle idee, creare dei canali e trovare risorse, la giornata non è fine alla gara che mette in palio cinque mila euro, perché noi verbalizzeremo tutte le idee e andremo alla ricerca di potenziali business», ha detto Francesca Murru. La testimonianza di Carlo Gallino però riassume il grande ostacolo: «Ero un imprenditore con tante idee ma in quanto giovane dovevo lavorare per altri, quando ho pensato di portare avanti le mie idee mi è stato detto che ero troppo vecchio e che dovevo collaborare con i giovani. In entrambi i casi mancano i soldi per sviluppare i progetti». Antonello Cocco, “brillante disoccupato” ha lamentato «la mancanza di strumenti finanziari. Bisogna essere imprenditori di se stessi, ma le idee non bastano e c’è troppa chiusura». I 60 partecipanti sono stati divisi a caso e al caso è stata affidata la creazione dei gruppi di lavoro. Le idee hanno tutte gli stessi comuni denominatori: innovazione, patrimonio regionale e business. Tutti hanno bisogno di qualcuno che creda in loro. Simone Kalb punta alla valorizzazione delle case cantoniere: «Riqualificandole in modo uniforme e tracciando dei percorsi turistici con delle strutture ricettive lungo le strade sarde», poi c’è chi da ai turisti la possibilità di scelta: “Puzzle your holiday” l’idea presentata da Sandro Pinna per far comporre al turista il pacchetto che più desidera sfruttando un network è quella che ha vinto la competizione. Un gruppo ha puntato tutto sugli smartphone e su un’applicazione che fornisce le mappe e i punti strategici di Cagliari, e poi c’è chi sfrutta la scia dei reality: «Il turista viene in Sardegna e paga la vacanza però viene ripreso durante il periodo e le riprese vengono pubblicate per essere votate. Chi riceve più voti vince la vacanza». Percorsi alla scoperta della Sardegna seguendo itinerari enogastronimici delle realtà minori. E c’è ci ha creato un videogioco interattivo e turistico basato sui Nuraghe. E tante altre idee, più o meno vincenti che provano che le proposte per far crescere la Sardegna.PIRRI Settanta tra professionisti e piccole e medie aziende riunite alla Vetreria per il concorso “Tourismart ” di Sardegna Ricerche. Tra videogiochi sui nuraghi e progetti sul turismo n Un laboratorio di idee a caccia di soldi: tante proposte, e tanti cervelli che evitano di fuggire dalla Sardegna, quelli che si sono riuniti ieri nell’ex distilleria di Pirri. Per undici ore 105 giovani e meno giovani, liberi professionisti e piccole e medie aziende hanno dato vita al barcamp Tourismart organizzato da Sardegna Ricerche e dal network Sardegna 2.0 in collaborazione con l’assessorato regionale al Turismo, Comune e Città dell’Impresa. Circa 60 idee di business nate per caso, da un’idea saltata fuori Tramatza qualche mese fa. Più di tutti ha creduto a questo progetto Sardegna Ricerche: «Siamo qui per dare concretezza alle idee, creare dei canali e trovare risorse, la giornata non è fine alla gara che mette in palio cinque mila euro, perché noi verbalizzeremo tutte le idee e andremo alla ricerca di potenziali business», ha detto Francesca Murru. La testimonianza di Carlo Gallino però riassume il grande ostacolo: «Ero un imprenditore con tante idee ma in quanto giovane dovevo lavorare per altri, quando ho pensato di portare avanti le mie idee mi è stato detto che ero troppo vecchio e che dovevo collaborare con i giovani. In entrambi i casi mancano i soldi per sviluppare i progetti». Antonello Cocco, “brillante disoccupato” ha lamentato «la mancanza di strumenti finanziari. Bisogna essere imprenditori di se stessi, ma le idee non bastano e c’è troppa chiusura». I 60 partecipanti sono stati divisi a caso e al caso è stata affidata la creazione dei gruppi di lavoro. Le idee hanno tutte gli stessi comuni denominatori: innovazione, patrimonio regionale e business. Tutti hanno bisogno di qualcuno che creda in loro. Simone Kalb punta alla valorizzazione delle case cantoniere: «Riqualificandole in modo uniforme e tracciando dei percorsi turistici con delle strutture ricettive lungo le strade sarde», poi c’è chi da ai turisti la possibilità di scelta: “Puzzle your holiday” l’idea presentata da Sandro Pinna per far comporre al turista il pacchetto che più desidera sfruttando un network è quella che ha vinto la competizione. Un gruppo ha puntato tutto sugli smartphone e su un’applicazione che fornisce le mappe e i punti strategici di Cagliari, e poi c’è chi sfrutta la scia dei reality: «Il turista viene in Sardegna e paga la vacanza però viene ripreso durante il periodo e le riprese vengono pubblicate per essere votate. Chi riceve più voti vince la vacanza». Percorsi alla scoperta della Sardegna seguendo itinerari enogastronimici delle realtà minori. E c’è ci ha creato un videogioco interattivo e turistico basato sui Nuraghe. E tante altre idee, più o meno vincenti che provano che le proposte per far crescere la Sardegna.
Lazzaro Cadelano
LO SPIRITO 5000 EURO PER IL VINCITORE n Alla fine c’è stato un vincitore della giornata del barcamp Tourismart: il gruppo che è risultato il più votato dagli stessi concorrenti porterà a casa un assegno da cinquemila euro. Un simbolo, più che altro, buono per avviare un progetto, ma non per portarlo a termine. Ma la rassegna di business ospitata ieri a Pirri non punta alla gara ma alla produzione di idee. L’eredità della giornata è semmai l’esigenza di questo tipo di rassegne, di progetti nati per un incontro e un confronto casuale che può dare vita a un nuovo progetto o migliorarne altri già esistenti. E chissà che magari l’idea passata inosservata non trovi un finanziatore pubblico o privato per valorizzare la Sardegna, il turismo e far lavorare dei cervelli isolani che non vogliono fuggire.