La Regione inserisce l’opera, non più attuale, nell’intesa con lo Stato
Cala sul Comune un’idea superata dalla stessa giunta Floris che aveva optato per un sottopasso più corto
ALESSANDRA SALLEMI
CAGLIARI. La Regione ha chiesto allo Stato di finanziare il tunnel di via Roma. Centoquaranta milioni di euro per scavare un varco sotto la banchina del porto. Già la giunta Floris aveva optato per soluzione meno pesante, ma la Regione il 20 giugno non ne ha tenuto conto.
Nella delibera della giunta regionale del 24 giugno scorso dove si approva la bozza della nuova Intesa generale quadro per le opere ritenute strategiche da finanziare nel triennio 2012-2015, si ripropone un «percorso sotterraneo nell’area metropolitana di Cagliari» e nell’allegato si parla esplicitamente di «percorso sotterraneo di via Roma», abbinato agli altri interventi per rendere fluida la «viabilità d’ingresso» (alla città) e al trasporto pubblico su ferro (la metropolitana) «attualmente in fase di definizione». La nuova amministrazione si ritrova a sciogliere le contraddizioni non risolte neppure tra due giunte politicamente in sintonia com’erano quella regionale di Cappellacci e quella comunale di Floris. Il provvedimento della Regione a favore del tunnel è della fine di giugno: non ha tenuto conto della scelta fatta dallo stesso centrodestra di Cagliari di non fare un tunnel com’era stato immaginato in passato bensì un sottopasso di cinquecento metri (collegato al parcheggio sotterraneo già appaltato) nel quale canalizzare una parte del traffico delle automobili. Ricapitolando: nel documento di programmazione economico-finanziaria dello Stato (il Def) ancora una volta non ci sarà la possibilità di risolvere i guai del traffico di Cagliari e dell’area vasta perché non sono state recepite le scelte già fatte da tutti i sindaci dell’area vasta a favore di una metropolitana leggera di superficie e la Regione del centrodestra non affronta il problema della via Roma neppure nella versione gradita alla giunta affine ora decaduta. Il tunnel della via Roma era un grande canale sotterraneo che cominciava da qualche parte nella via Riva di Ponente e usciva in modo altrettanto incerto nel viale Colombo: l’idea nacque ai tempi della giunta Delogu che sognava la via Roma-piazza sul mare. La giunta Delogu bis non si lanciò nel richiedere con forza il sostegno finanziario del progetto (ma solo lo studio di fattibilità) perché comunque la soluzione del tunnel alla fine non convinceva lo stesso: la piazza pedonale non poteva nascere sopra il tunnel perché attraverso questo potevano passare solo le (pur non poche) auto provenienti dall’asse mediano e non avrebbe invece raccolto quelle destinate nelle zone vicine: via Sonnino, viale Trieste, insomma il centro città attorno al porto. Non avrebbe avuto senso sconvolgere via Roma coi cantieri per un tempo imprecisato senza poter sperare di raggiungere il risultato cercato. La giunta Floris si era risolta per un parcheggio sotterraneo (ora già appaltato) praticamente sotto il molo Ichnusa e con l’importo ricavato dal ribasso d’asta di quell’appalto aveva deciso di scaricare di un po’ di traffico la via Roma in un sottopasso molto più corto dell’originario tunnel, naturalmente con l’accesso al parcheggio interrato. L’argomento è sul tavolo dell’assessore comunale ai Trasporti, Mauro Coni, in questi giorni a Bruxelles: la scelta da fare si profila urgente, l’Intesa generale quadro è una bozza e può ancora essere emendata.