MOLO ICHNUSA
IL TERMINAL CROCIERE In attesa di apertura al Molo Ichnusa L’INCOMPIUTA Profondità insufficiente per le grandi navi Bandita la gara d’appalto: apertura prevista per il 2012
Forse qualcosa si sta muovendo: non dovrebbe mancare molto all’avvio dei lavori per l’aumento della profondità dei fondali del terminal crociere al Molo Ichnusa. Una struttura di accoglienza che sarebbe dovuta essere il biglietto da visita per le migliaia di croceristi in arrivo in città. Invece è un gioiello semiabbandonato, che col tempo ha iniziato a decadere a causa dell’inutilizzo. Realizzato dalla Safab, società che a Cagliari si è accaparrata molti lavori pubblici (e anche quelli della nuova 554 che cade a pezzi), il terminal, nato quando all’autorità portuale c’era Nino Granara, non ha avuto molta fortuna. Finora ha ospitato qualche festa, alcune iniziative della Camera di Commercio, e anche l’ultimo comizio di Emilio Floris da sindaco. Non si registrano altri eventi di rilievo, né tantomeno un turista può dire di esserci passato. Chi ha avuto l’idea di costruirlo sul molo Ichnusa non ha pensato che sotto la linea di galleggiamento delle navi, soprattutto le regine del mare come quelle da crociera, c’è un’altra parte di scafo. Abbondante, pure: così, visto che il fondo non era sufficiente, mai una ha attraccato a quella banchina. L’erede della poltrona di Granara, Paolo Fadda (il cui mandato scade il 14 settembre) ha mandato in appalto i lavori per l’a m p l i amento dei fondali. L’anno prossimo, ha annunciato, il terminal crociere potrà essere utilizzato. A sei anni dall’apertura. Le mani che stringeranno le forbici per il taglio del nastro non saranno certo le sue: in questi giorni è in atto la gara pr la conquista del vertice dell’authority: tra i più quotati per la successione ci sono proprio Emilio Floris e il senatore del Pdl Piergiorgio Massidda.