LA MANIFESTAZIONE
PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI.Lo sciopero in risposta a mesi di rinvii. L’Unione tassisti sardi chiede una risposta dalla Regione. Ieri erano circa ottanta su 105, i mezzi coinvolti nell’azione dimostrativa. Gli autisti «in serrata» si sono dati appuntamento davanti al T-Hotel alle 8,30. Poi il convoglio di auto bianche ha attraversato a passo d’uomo la città passando per via Baccaredda, via Sonnino e via Roma: con una sosta di pochi minuti davanti alla Regione e al Comune, per proseguire verso l’aeroporto. La manifestazione si è poi conclusa verso le 13,30, dopo aver percorso a passo d’uomo - con molti disagi per gli automobilisti - il tratto di “130” che riporta verso Cagliari. La premessa è il fatto che è saltato il «tavolo» con la Regione e i comuni di Cagliari ed Elmas.
La causa della manifestazione che ha bloccato la città è legata alla turnazione da fare coi tassisti di Elmas per il servizio all’aeroporto. Gli operatori di Cagliari possono prestare servizio presso l’aeroporto un giorno su cinque, mentre i 4 di Elmas uno ogni due. Da qui la protesta. Senza contare, affermano, «che l’approvazione delle nuove licenze deve essere giustificata da un’indagine di mercato». La Regione ha accolto solo quattro delle 10 richieste di licenza pervenutegli dai tassisti del comune di Elmas. Eppure a chi ieri ha protestato sembrano ancora troppe.
Marcello Di Cesare, il portavoce dell’Uts, si domanda perché l’assessore regionale ai trasporti Christian Solinas non abbia ancora preso in esame i due atti amministrativi degli assessori comunali. Il precedente assessore comunale ai trasporti Maurizio Onorato e l’attuale Mauro Coni sono già intervenuti ufficialmente, ma dalla Regione «nessuna risposta». La legge, sostiene Di Cesare, «parla chiaro: in mancanza di un accordo tra i due Comuni è la Regione a dover dirimere la questione». Poi l’avvertimento: «O riceveremo risposte concrete entro breve da parte dell’assessore regionale, o già da domani applicheremo gli stessi criteri di turnazione previsti per i nostri colleghi di Elmas». Ciò vorrebbe dire spostare quotidianamente più di cinquanta taxi presso lo scalo aereo e «un’inefficace ripartizione dei guadagni». Tenendo conto che attualmente sono 23 i taxi che possono stazionare nell’area di sosta dell’aeroporto.