La protesta per una rottura con Elmas sulla turnazione all’aeroporto
CAGLIARI. Dunque si è rotta la tregua a tutto discapito del traffico di Cagliari e del servizio taxi cittadino, ieri mattina bloccato. Tutto parte dai servizi per l’aeroporto. E la guerra tra il Comune di Elmas e il tassisti del capoluogo sembra destinata ad allungarsi. La bagarre si è scatenata all’indomani dell’incontro tra le amministrazioni e i rappresentanti di categoria che ha prodotto un’ampia fumata nera. E le auto bianche con lo stemma del centro masese continueranno così a sostare attorno allo scalo aeroportuale. Questa la conseguenza del mancato accordo tra gli enti coinvolti nella battaglia. Il vicesindaco di Elmas Mariano Strazzeri non ha dubbi sulla necessità di sbloccare la vertenza: «Il summit era stato convocato per la richiesta dell’associazione di categoria dell’Unione tassisti sardi che, sostanzialmente, richiedeva un intervento dei Comuni d’intesa tra loro in merito al servizio di taxi svolto nell’aeroporto. In mancanza di questa intesa veniva chiesto un un decreto della Regione». Ma l’incontro si è risolto in un nulla di fatto. Nessun accordo sulla regolamentazione della turnazione dei due servizi taxi erogati attorno allo scalo. «Il Comune di Cagliari - spiega Strazzeri - ha rilasciato 105 licenze di taxi mentre Elmas, solamente a partire dal 2009, ha potuto rilasciare quattro autorizzazioni concesse dalla Regione, a fronte di una richiesta dell’amministrazione di almeno dieci licenze». Il servizio è entrato a regime a maggio. «Le nostre quattro licenze - sottolinea Maurizio Barbarossa, rappresentante dei tassisti di Elmas - sono state rilasciate a seguito di un regolare concorso pubblico, bandito dal Comune al termine di una lunga trattativa con il capoluogo. È stata la Regione a mediare e a determinare il numero di autorizzazioni in base al bacino di utenza aeroportuale. Non abbiamo interesse a rompere questo equilibrio, come si capisce d