La nuova amministrazione deve scegliere per gli alloggi agli studenti
CAGLIARI. La Regione rende pubblica l’urgenza di usare i 30 milioni di euro dell’accordo quadro con lo Stato per non perdere ancora una volta finanziamenti spendibili nella residenzialità universitaria. Chiede anche (sempre la Regione) se non si possa procedere con l’attuazione dell’unico progetto che dispone già delle concessioni necessarie, quello fatto a suo tempo dalla società Edilia poi transitato all’Ersu oggi proprietario dei terreni di viale La Plaia. La Regione ha finanziato anche il progetto di residenzialità diffusa proposto dal Comune del centrodestra, ma questo è largamente insufficiente. Insomma se bisogna dare risposta alle necessità dei 18 mila fuorisede iscritti all’università di Cagliari, come il rettore sollecita a ogni incontro pubblico, bisogna che i due attori principali entrino in scena. Uno è l’Ersu, l’altro è il Comune. La vicenda è complessa e il motivo è ben conosciuto: è l’Ersu che deve realizzare i progetti di residenzialità studentesca, ma è il Comune che approva o boccia i progetti. In origine c’era il progetto Edilia. Poi Soru presidente della giunta regionale aveva deliberato che l’Ersu di Cagliari presentasse il progetto per un campus secondo il progetto dell’architetto brasiliano da Rocha. L’Ersu aveva svolto il compito, ma nel frattempo la maggioranza del centrodestra in consiglio comunale aveva sconfessato il suo sindaco (Floris) che aveva firmato un accordo con Soru per fare il campus e altro (il museo Bétile). Il 2 marzo scorso nella conferenza di servizi convocata dall’assessore regionale alla Pubblica istruzione Sergio Milia il sindaco era ancora Floris e questi aveva detto due cose: non si poteva andare avanti col progetto da Rocha perché con le volumetrie previste si rispettavano gli standard di verde e servizi; si poteva invece riprendere il progetto ex Edilia che aveva già tutte le concessioni di legge. Adesso bisogna capire cosa voglia fare la nuova giunta e la nuova maggioranza del consiglio comunale che si sono già espressi per un campus universitario e non per una semplice casa dello studente (come nel progetto Edilia). Milia ha accolto la richiesta dell’Ersu di convocare al più presto una conferenza di servizi, sarà quella la sede dove portare la posizione del Comune.