Castello
Cerimonia ufficiale in ricordo della morte di Mafalda di Savoia. Oggi alle 10 nella piazza a lei intitolata tra le vie Canelles e Martini sarà deposta una corona di fiori alla presenza delle massime autorità e dei rappresentanti della delegazione di Cagliari dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon.
Mafalda, secondogenita del re Vittorio Emanuele si sposò nel 1925 con il tenente dell'esercito prussiano landgravio Filippo d'Assia morto a Roma il 25 ottobre 1980. Pur non riconoscendo alcun titolo nobiliare, il partito nazista assegnò al marito un grado nelle SS e vari incarichi. Nel settembre del 1943, con la firma dell'armistizio con gli alleati, i tedeschi organizzarono il disarmo delle truppe italiane. Badoglio e il re fuggirono al Sud, ma Mafalda, partita per Sofia per assistere la sorella il cui marito era in fin di vita, non fu messa al corrente dei pericoli. Decise di rientrare a Roma per congiungersi con i figli e la famiglia, incurante dei rischi. Con mezzi di fortuna, nel 1943 riuscì a raggiungere Roma e fece appena in tempo a rivedere i figli, custoditi in Vaticano da monsignor Montini, futuro Papa Paolo VI. Una mattina venne arrestata dai tedeschi e imbarcata su un aereo a Monaco di Baviera, poi Berlino ed infine deportata nel lager di Buchenwald, dove morì nel 1944 dopo atroci sofferenze. Recentemente è stata ritrovata una sua lettera scritta per conto del minatore sardo Leonardo Boninu ai familiari isolani dell'uomo analfabeta. (b.s.)
28/08/2008