Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

La giunta di Zedda: giovani e volti nuovi alla sfida del governo

Fonte: La Nuova Sardegna
22 giugno 2011


Giuseppe Andreozzi (Rossomori) e Sandro Vargiu (Riformatori) eletti vicepresidenti dell’assemblea

CAGLIARI. E alla fine è nata la giunta che aveva annunciato il sindaco. Giovane, competente e rappresentante della società civile. Se poi sarà anche la giunta di svolta lo diranno i fatti. Ieri Massimo Zedda ha presentato la sua squadra, con tante sorprese e qualche conferma. Una giunta apparentemente non legata ai poteri forti che sino a ieri controllavano il consiglio comunale; una giunta espressa volontà del sindaco che ha piegato, nonostante i gossip di palazzo lo neghino, le resistenze di molti assessori e di qualche esponente dei partiti di maggioranza, come il consigliere Cugusi.
La prima seduta della consiliatura inizia con venti minuti di ritardo, alle 18 e 20, e si concluderà poco più di due ore dopo. Sulle gradinate superiori, parenti e amici dei consiglieri, quelli che non volevano mancare al primo giorno in aula, tanti ragazzi e molti genitori che vedevano i loro figli, là sotto, sedersi sui banchi della maggioranza. Vestiti casual e qualche cravatta a sinistra, abiti più classici a destra.
Pian piano i consiglieri prendono posto: le balaustre si riempiono, anche i lati dell’aula sono tutti occupati. Si vedono consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti, ma soprattutto si vedono giovani, i protagonisti della cavalcata vittoriosa di Zedda. Si parte con la convalida delle elezioni di sindaco e giunta e il Pdl alza subito il tono del confronto. Prima il consigliere Giuseppe Farris sporge reclamo contro la convalida dell’elezione del sindaco, «non si è ancora dimesso da consigliere regionale, bisogna sospendere la seduta e attendere questo atto», poi l’intero gruppo presenta una analoga interrogazione. Il sindaco risponde, ma non gioca in difesa, rilancia con un colpo di teatro che strappa l’applauso della già ben disposta platea. «Le osservazioni di Farris sono corrette, e per aiutare il regolare svolgimento dei lavori, comunico che non da oggi ma per tempo ho rassegnato le mie dimissioni dal consiglio regionale. Per cortesia e rispetto alla massima assemblea sarda, mi è stato chiesto di ribadirle in aula, cosa che farò appena possibile, eventualmente anche nella seduta di domani (questo pomeriggio per chi legge, ndr), e pur potendo attendere 90 giorni per formalizzare le mie dimissioni ho deciso di renderle esecutive da subito, senza aspettare di maturare i tempi per il vitalizio: insomma, mi dimetterò dal consiglio prima di poter raggiungere i requisiti per la pensione. Credo sia giusto dare un piccolo esempio». C’è ancora tempo per piccole scaramucce tra Farris e Piras da una parte e Ballero e Cugusi dall’altra, poi il sidnaco presenta la sua giunta. Un esecutivo nato a pezzi, ma composto solo lunedì, quando Zedda ha ricevuto le ultime disponibilità. Gli assessori sono rimasti fuori dalla porta del consiglio e dopo che i solerti commessi hanno creato il passaggio tra la folla, hanno compiuto quei pochi passi che li separano dai loro seggi, solo alla chiamata del sindaco. Così vuole la tradizione.
La prima ad essere chiamata, è stata una emozionatissima Paola Piras. Preside di Scienze Politiche e docente di diritto amministrativo, si occuperà di Affari Generali, decentramento e pari opportunità. Sarà anche vicesindaco. A seguire Barbara Argiolas, libera professionista, esperta in gestione e sviluppo dei sistemi turistici, già consulente della giunta Soru; per lei Turismo e Attività Produttive. Chi invece seguirà la delicata pratica del Personale è Luisa Sassu, 51enne dirigente Cgil e funzionaria amministrativa della Questura. La giovane Susanna Orrù, 38 anni, fondatrice della società Eutropia, esperta in formazione e sviluppo di piccole imprese si occuperà di Servizi Sociali. Appena arrivata da Monaco di Baviera dove lavorava all’Ufficio Europeo dei Brevetti, settore cultura, è invece Enrica Puggioni, 32 anni, con laurea a Venezia e post dottorato in italianistica a Stoccarda: si cimenterà con la Cultura, la Pubblica Istruzione, lo Sport e lo Spettacolo. Luisa Anna Marras, invece, dirigente regionale ai beni culturali, già assessore a Carbonia e Selargius, si occuperà di Lavori Pubblici. Ai Servizi Tecnologici invece un dirigente regionale di lungo corso, da poco in pensione, come Pierluigi Leo, già coordinatore degli affari legislativi della Presidenza e capo di gabinetto nella giunta Palomba. Il 52enne Gabor Pinna, dirigente Sfirs andrà al Bilancio e al Patrimonio, mentre il docente universitario Mauro Coni, 46 anni, si occuperà di Trasporti. Da ultimo Paolo Frau, 59 anni, libraio, nella seconda giunta Delogu e nella prima Floris, consigliere comunale Pd avrà il delicato incarico di seguire l’Urbanistica.
Una giunta con diverse peculiarità: maggioranza di donne, come da promessa, età media bassa, competenze in qualche caso elevate e dirette, non tutta riconducibile ai partiti. Se Leo è espressione diretta dell’Idv, Frau, Pinna, Sassu e Argiolas fanno riferimento al Pd, pur in maniera diversa per ciascuno, mentre la Orru è vicina al partito del sindaco. Per altri l’appartenenza è più al sindaco che a uno schieramento politico. Un primo elemento utile per capire che consiglio sarà, è stato dato dall’elezione del presidente del consiglio. Il candidato del Pd, Ninni Depau alla prima votazione ha avuto 27 voti, uno in più della sua maggioranza, mentre 4 sono andati all’altra Depau Marisa, e dieci sono state bianche. Nella seconda votazione, quando bastava la maggioranza semplice Depau ha avuto 35 voti, con cinque bianche, probabilmente i consiglieri del Pdl, che non hanno partecipato al voto per l’immediata esecutività delle nomine di sindaco e giunta, e la sua astensione. Nel suo breve intervento di saluto, il presidente Depau ha ricordato il ruolo centrale del consiglio, «a maggior ragione mi sento di affermarlo, dopo che nei cinque anni trascorsi abbiamo assistito allo svuotamento delle funzioni dell’aula», e il suo voler essere garante di tutti i consiglieri. Conferme delle decisioni assunte in maggioranza anche per i vicepresidenti. Giuseppe Andreozzi (Rossomori) vicario con 24 voti, mentre Sandro Vargiu, Riformatori, ne ha avuto 14. Il verdetto di questa prima seduta è netto: l’opposizione è divisa, perde qualche pezzo, come il consigliere sardista Paolo Casu che ha già dichiarato di sentirsi a disagio nel centrodestra e di aver apprezzato i criteri di nomina della giunta, e non ha una chiara e univoca strategia al suo interno. Non a caso i consiglieri del Pdl non hanno votato sia per l’immediata esecutività che per la seconda votazione per Depau come i loro colleghi di minoranza. La maggioranza ha dimostrato ieri di essere compatta pur con i naturali maldipancia post-nomine. La serata si è conclusa con la foto di rito nell’ufficio del sindaco e le prime prese di contatto degli assessori con i dirigenti dei settori. Oggi Zedda accompagnerà i suoi collaboratori in giro per gli uffici, e domani riunirà l’esecutivo per le prime delibere.