Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Pdl sardo cerca il suo leader

Fonte: L'Unione Sarda
20 giugno 2011

 

Attesa per le scelte di Alfano: il partito a un ex di An?


Vedi la foto Una fase di assestamento, con inevitabili scosse. Il Pdl sardo cerca nuovi volti, intanto si affida a quelli stagionati per disegnarsi un futuro. E in questo rinnovamento, partito inaspettatamente dal vertice nazionale, non mancano facce in ascesa e movimenti interni. Il partito che guida la coalizione regionale viene da un anno terribile, forse il peggiore degli ultimi dieci: la sconfitta alle provinciali, le crisi interne, l'estate 2010 e il commissariamento ufficioso, le novità nel coordinamento regionale e, siamo ai giorni nostri, le spallate degli elettori. Poteva andare peggio? No. Le dimissioni di Claudia Lombardo prima e di Mariano Delogu poi (le massime cariche del partito nell'Isola) sono documenti fedeli di una stagione tremenda, dove la morte del senatore Romano Comincioli - uomo forte nel partito - va a chiudere un'annata impensabile anche per i più pessimisti.
LO SCENARIO Il nuovo numero uno nazionale del Popolo della libertà, il ministro della Giustizia Angelino Alfano , affronterà la questione sarda dopo il primo luglio. La traumatica uscita di scena del senatore Delogu, un minuto dopo la riunione di maggioranza per analizzare il voto, consente al deputato Settimo Nizzi di guidare il partito almeno fino al consiglio nazionale, in programma appunto il primo luglio. Nessuno, nel partito, è in grado di stabilire se la provvisoria investitura di Nizzi (arrivata da Alfano) significhi una automatica riconferma. Il candidato sindaco (sconfitto) di Olbia resterebbe volentieri su quella poltrona, guidando la ricostruzione e soprattutto cercando di recuperare il feeling con gli elettori.
Nel partito, soprattutto fra i trenta consiglieri regionali del Pdl, è circolata in questi giorni l'ipotesi che possa essere invece il deputato Mauro Pili a prendersi sulle spalle il partito. In questa corsa al giovanilismo, e soprattutto alla fedeltà verso il leader massimo, Pili (classe 1966) ha pochi rivali. Chissà se il deputato di Iglesias ne ha parlato con Silvio Berlusconi e il ministro Mariastella Gelmini nel viaggio aereo Milano-Roma dopo il funerale di Comincioli.
IL CASO SARDEGNA Intanto, Alfano dovrà risolvere una questione a metà fra la politica e l'aritmetica: perché nella geografia del Pdl, la Sardegna è ancora oggi “in quota” alla corrente degli ex di Alleanza nazionale. Un dettaglio che la maggioranza targata Forza Italia ricorda malvolentieri, mentre a Roma sembra che nulla sia cambiato sotto questo profilo. Ecco perché il deputato nuorese Bruno Murgia (classe 1967), ex An, uomo del dialogo fra le varie anime del Pdl, entra di diritto nella rosa dei papabili. Nessuna novità, perché Murgia era uno dei candidati sui quali avevano discusso Berlusconi e Comincioli l'estate scorsa, salvo poi affidarsi a Nizzi.
GLI ALTRI NOMI Il governatore Ugo Cappellacci , auspicando la possibilità di elezioni sarde per la scelta del coordinatore del Pdl, ha indicato il suo portavoce, Alessandro Serra (classe 1975), ex consigliere comunale a Cagliari, ex An, fra i possibili nomi nuovi per il partito. Il consigliere regionale cagliaritano Carlo Sanjust (classe 1970), quello sassarese Antonello Peru (1964) e il consigliere comunale di Cagliari Stefano Schirru (1981) sembrano i nomi in maggiore ascesa, alternative in grado di rappresentare un rinnovamento reale.
Enrico Pilia