Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Neri Marraccini una vita nella vecchia Dc

Fonte: L'Unione Sarda
14 giugno 2011

L'ADDIO. Ieri i funerali


Una vita in politica, una vita nella Democrazia cristiana: proprio all'interno della Balena bianca, Neri Marraccini ha attraversato cinquant'anni di politica cittadina. E ieri tanti esponenti politici hanno partecipato ai funerali, nella chiesa di San Francesco, in via Piemonte. Nato a Cagliari il 22 settembre 1928, approda nell'esecutivo cittadino nel 1961: nella giunta Dc-laici-PSd'Az, guidata da Giuseppe Brotzu, Marraccini diventa assessore con una serie di deleghe particolari: gli viene affidata la responsabilità dell'Assistenza, della Beneficenza e del Turismo.
La sua presenza nell'esecutivo cittadino resta costante per i nove anni successivi: esperto di circolazione stradale, dal '64 al '65, nella nuova giunta guidata ancora una volta da Brotzu, esercita il ruolo di assessore al Traffico e alla Polizia urbana. Delega, quest'ultima, che gli resta anche in seguito: nella terza giunta Brotzu, è anche assessore ai Vigili urbani e alla Viabilità. Nel '67, entra a far parte del gabinetto guidato dal neo sindaco Giuseppe De Magistris: sino al'70 resta assessore alla Polizia urbana. Assessore, dunque, tra il 1961 e il 1970, Marraccini ha anche la soddisfazione di essere l'Alter Nos nell'edizione del 1966 della Festa di Sant'Efisio.
Il suo impegno in Comune lo porta anche a varcare i confini della Penisola: nelle elezioni politiche del 1968 (V legislatura), conquista un seggio alla Camera, eletto naturalmente nelle liste della Democrazia Cristiana: in Parlamento entra a far parte della commissione Trasporti e della commissione d'inchiesta sui fenomeni di criminalità in Sardegna.
Della Democrazia Cristiana resta un punto di riferimento. Nel 1974 aggiunge al suo cursus honorum anche l'elezione nel Consiglio regionale dove resta sino al 1979. Nel 2008 entra a far parte del Collegio dei probiviri dell'Associazione tra gli ex consiglieri regionali della Sardegna.
Tante cariche elettive ma anche posti di responsabilità: Marraccini, in momenti diversi, diventa presidente dell'Act (l'azienda consortile che ha preceduto il Ctm) e della Sogaer. Un punto di riferimento per la Democrazia cristiana al punto che, sciolto il partito, nel 2001 viene, comunque, contattato per una candidatura in Consiglio comunale da parte dell'Udr.