L'indagine

Un faldone rosso raccoglie dodici anni di provvedimenti amministrativi di Comune, Tar e Sovrintendenza. La Forestale ha raccolto in ordine cronologico i documenti che hanno scandito la vita dell'Anfiteatro romano dal 1999 e li ha consegnati al sostituto procuratore Daniele Caria che indaga contro ignoti per danneggiamento.
Sulla scrivania del magistrato c'è anche la relazione della commissione centrale archeologica che ha rilevato danni e pericolosità. Ed è proprio su questo che si concentrano le indagini. In sostanza: se l'Anfiteatro è stato danneggiato dalla struttura montata nel 2000 per potervi organizzare spettacoli, si deve procedere al più presto con lo smantellamento per consentire gli interventi di manutenzione e conservazione. Non solo: la commissione ha segnalato la pericolosità delle tribune a causa dell'azione di licheni, piante erbacee e arboree e funghi sulla pietra e anche sul legno.
Ecco perché se non si provvede l'imputazione può essere estesa anche a chi non ha impedito l'ulteriore danneggiamento. Il pm potrebbe pure contestare il reato di omissione di lavori in edifici che minacciano rovina. (mfch)