Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Il gestore unico va diviso in tre»

Fonte: La Nuova Sardegna
8 giugno 2011



L’idea è del presidente della Provincia di Nuoro




CAGLIARI. Qualunque sia l’esito del referendum sull’acqua, Abbanoa così com’è non può andare avanti. A dirlo con insistenza è il presidente della provincia di Nuoro, Roberto Deriu. «Rischiano di far più danni i conti del gestore unico, che il disavanzo della spesa sanitaria», è la profezia di chi non vuol vedere sparire Abbanoa. Ormai il disavanzo della Spa è una voragine e i 50 milioni in arrivo dalla Regione non serviranno neanche a soddisfare le pretese delle banche. Ci vorrebbe quattro volte tanto, 200 milioni, per ricapitalizzarla e farla respirare. «Ma servirebbe solo ad allungare l’agonia», dice Deriu. Mentre negli uffici di Abbanoa sanno bene che senza i soldi della Regione sarà morte sicura, visto che finora dai Comuni-soci è arrivato poco o nulla, e che tra l’altro nella lista nera degli utenti morosi ci sono proprio gli stessi Comuni. Insomma, la società pubblica rischia davvero di essere un pozzo senza fine: senza i privati, sarà sempre in rosso, è così? «Non c’è bisogno di cedere quote - dice Deriu - basta dividere Abbanoa in tre: nord, sud e centro» Ma non ci sarebbe così il rischio solo di triplicare il problema. «Assolutamente no - continua - Studi accurati dicono che la gestione ottimale, come vuole la legge, si ottiene se il bacino di utenza è inferiore ai cinquecentomila abitanti ed eroga 50 milioni di metri cubi in un anno. In altre parole, per arrivare a un risultato accettabile, ci vogliono tre Abbanoa gemelle. Soltanto così ogni costola della società-madre riuscirebbe a rientrare in quei parametri indispensabili per garantire l’efficienza del servizio. E questo vorrebbe dire anche più giustizia nelle tariffe, con Comuni, a quel punto, aggregati secondo criteri omogenei». (ua)