Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Comune, stangata milionaria

Fonte: L'Unione Sarda
8 giugno 2011

MONTE URPINU. Sentenza emessa nel febbraio del 2010: versata la prima tranche

 

Il Municipio inizia a pagare un esproprio da 7,5 milioni
Vedi la foto Sette milioni e mezzo di euro. Un errore di trent'anni fa in alcune procedure di esproprio costerà una bella sommetta alle casse comunali. La mazzata è arrivata con la sentenza di febbraio, ma solo in questi giorni sono stati disposti i primi pagamenti per quasi due milioni di euro. Il resto verrà erogato quando Giunta e Consiglio si saranno definitivamente insediati.
LA STORIA La vicenda risale alla fine degli anni '70. Quando il Comune occupò 60 mila metri quadrati di superficie tra Monte Urpinu e via dei Conversi per la realizzazione delle opere di «sollevamento, accumulo e collegamento della rete urbana per l'integrazione idropotabile della città». Ma a distanza di anni arriva la doccia fredda.
LA NOTIFICA La sentenza è stata emessa alla fine del 2010, ma è stata notificata al Comune a febbraio: secondo il Tribunale superiore delle acque pubbliche quell'esproprio è illegittimo. «Per via di alcune irregolarità nelle procedure, il Comune è stato condannato a pagare quasi 7 milioni e mezzo di euro a cinque privati», commenta Giovanni Battista Marotto, dirigente dell'assessorato al Patrimonio e nominato responsabile del procedimento qualche giorno prima della notifica della sentenza, «per ora abbiamo pagato soltanto una prima tranche del debito (un milione e 800 mila euro, ndr), poi spetterà alla ragioneria del Comune e alla nuova amministrazione trovare il modo per rientrare nei vincoli imposti dal patto di stabilità».
Il risarcimento, che andrà agli eredi della famiglia Halen-Sardagna (Louis Halen era un uomo d'affari belga che acquistò i terreni dalla famiglia Sanjust), dovrà anche passare al vaglio del prossimo Consiglio comunale.
Ennio Neri