Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Regione insiste: ancora stop ai lavori

Fonte: L'Unione Sarda
26 agosto 2008

contromossa


Blocco immediato dei cantieri appena riaperti e un incontro, fissato per giovedì, con il Comune di Cagliari, la Soprintendenza e le ditte private Coimpresa e Cocco per trovare una soluzione sul caso “Tuvixeddu”, magari cercando di acquistare il colle e cedendo altre zone edificabili in città, trasferite all'amministrazione regionale dal Demanio. Sul tavolo potrebbero finire le ex aree militari di viale Colombo e via Is Mirrionis.
Nonostante le pesanti sconfitte davanti al Tar e al Consiglio di Stato, la contromossa della Regione non si è fatta attendere: nella prossima riunione (probabilmente giovedì) la giunta approverà una delibera con la sospensione cautelativa dei cantieri nell'area di Tuvixeddu. Operai nuovamente a casa dunque, con ruspe e camion che saranno costretti a fermarsi ancora una volta. «Andiamo avanti con la nostra ostinata attività di tutela», hanno sentenziato il governatore Renato Soru, e gli assessori all'Urbanistica e ai Beni culturali, Gian Valerio Sanna e Maria Antonietta Mongiu.
Uno stop, ha detto il presidente, «reso possibile dalla legge urbanistica e dalle novità emerse durante i dibattiti giudiziari». In particolare si fa riferimento alle 1.166 nuove tombe ritrovate tra il 1997 (quando è stato fissato il primo vincolo) e il 2007. «Beni archeologici», ha spiegato l'assessore Mongiu, «che non erano stati evidenziati dalla Soprintendenza ai beni culturali e che non sono stati vincolati. Ci sono 430 tombe che sono fuori dalle aree del parco archeologico e comunale». Quando la delibera con il provvedimento cautelativo sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale i cantieri verranno bloccati per novanta giorni.
Contemporaneamente la giunta emenderà il disegno di legge sull'istituzione della Commissione regionale per i beni naturali, l'organismo che dovrà decidere sui nuovi eventuali vincoli nell'area archeologica di Tuvixeddu e Tuvumannu. La precedente Commissione, nominata con delibera di giunta e non con disegno di legge, aveva fissato i vincoli che erano stati annullati dal Tar e dal Consiglio di Stato.
Intanto la Regione ha invitato tutti i firmatari dell'accordo di programma su Tuvixeddu a un incontro fissato per giovedì. L'idea è quella di evitare che la battaglia in Tribunale vada avanti ad oltranza trovando una soluzione che possa accontentare tutti. Per questo la giunta regionale è pronta a uno scambio di aree edificabili con le imprese Coimpresa e Cocco. Tra le zone appetibili ci potrebbero essere il bunker, ex rifugi di viale Colombo e le vecchie casermette di via Is Mirrionis. «Ci sono diverse soluzioni», ha concluso il presidente della Regione, «perché a noi interessa tutelare il colle e renderlo bene pubblico. Sappiamo che c'è un prezzo da pagare. Per questo chiediamo a tutte le parti di sedersi intorno a un tavolo e discutere per arrivare a un accordo».
Tra gli argomenti messi in caldo dalla giunta anche quello sui lavori per la realizzazione della strada che passa per Tuvumannu («Non capiamo perché il cantiere, da via Is Mirrionis a via Is Maglias, sia stato interrotto») e quello del parco archeologico («Qui i lavori non possono riprendere perché l'area è sotto sequestro per un'indagine della Procura»). (m. v.)

26/08/2008