Nel porto di via Roma l’11 giugno per il campionato di motonautica
CAGLIARI. L’11 giugno inaugurazione della passeggiata a mare sulla via Roma. Cadrà nell’occasione del campionato di motonautica. Gli ultimi tocchi sono la copertura dei gazebi coi teli che dovranno riparare dal sole le panchine e il giallo ocra per tingere l’asfalto del camminamento. A fine mese verrà presentato il libro sulla storia del porto, centocinquant’anni di vita economica e sociale cagliaritana ricostruiti da una giovane ricercatrice dell’università. Il presidente dell’autorità portuale, Paolo Fadda, marcia verso la fine del mandato (settembre) e ha colto l’occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo del 2010 per presentare una nota su ciò che è stato fatto in porto negli ultimi tre anni secondo il piano operativo triennale. Sedici opere appaltate, tre in corso di appalto, il piano regolatore portuale finalmente varato, hanno fatto dire a Stato, ministero vigilante, collegio dei revisori che «è stato totalmente colmato il ritardo... della spesa... delle risorse assegnate». Dunque, nella relazione di Fadda si comincia dai container. Nel 2008 l’autorità portuale ha deciso di confermare la fiducia a Contship che attraverso Cict gestisce il porto canale «anziché bandire una nuova gara internazionale e trovare un altro gestore del terminal container». C’era crisi «per l’uscita di Maersk dal porto di Cagliari, un conseguente crollo del traffico e quindi crisi occupazionale seria». «I risultati di tale decisione sono stati molto positivi... inoltre negli anni 2010-2011 gli interventi sulle tasse di ancoraggio hanno consentito di conservare prima e, ci si augura, di potenziare nell’anno in corso il ruolo del porto nel Mediterraneo». Un’allenza con Gioia Tauro e Taranto ha «l’obbiettivo di consolidare lo sviluppo del transhipment nazionale nella concorrenza mediterranea», l’alleanza non nasce a caso, ma su uno studio finanziato dal ministero della Ricerca cui hanno partecipato 4 università italiane. Negli ultimi tre anni si sono affrontate altre due crisi importanti: quella delle merci ro-ro (caricate sui camion che si imbarcano a loro volta sui traghetti) e del traffico passeggeri. Per il ro-ro: il porto di Cagliari è stato finalmente incluso nell’elenco delle autostrade del mare (da cui era escluso) anche grazie all’avvio «del nuovo terminal hub ro-ro nel porto canale... sulle analisi messe a punto dall’autorità portuale nella prospettiva di sviluppo del trasferimento di semirimorchi dalla strada al mare... il cambiamento di prospettiva è stato quello di pensare per il nuovo terminal a funzioni non legate esclusivamente al cabotaggio nazionale». In ballo c’è un accordo commerciale con alcuni partner spagnoli per una rotta mediterranea est-ovest. Sui passeggeri: i servizi si sono deteriorati provocando «un serio danno alla collettività» e su questo l’autorità portuale ha presentato una relazione alla presidenza della giunta regionale. Le crociere sono diventate uno dei capitoli dello sviluppo del porto di Cagliari: con un lavoro ostinato per arrivare allo scavo del molo Ichnusa e quindi la possibilità di dare in appalto il terminal crociere. In attesa di queste opere si è lavorato per migliorare i servizi, nel 2011 c’è stato un incremento del 62 per cento delle presenza: «al momento ci sono già 160 navi prenotate», «l’efficienza del porto di Cagliari è cresciuta già nel biennio 2006-2008, passando lo scalo nella classifica dei porti italiani dall’ultimo posto al settimo. Oramai Cagliari è divenuta un riferimento importante da parte delle compagnie armatoriali». Sul diportismo non solo lungo via Roma: «La pianificazione di tutti gli specchi acquei dell’intero fronte città, che sarà possibile attuare a seguito dell’approvazione del nuovo piano regolatore portuale, consentirà presto di poter dare adeguata sistemazione al comparto, anche grazie all’ormai prossimo bando per la realizzazione del primo lotto del distretto della nautica sull’avamporto di levante del porto canale». (a.s.)