Pd e Sel esultano: «È uno sfratto alla Giunta»
Renato Soru Una vittoria che mi ricorda quella dei giovani turchi
ALFREDO FRANCHINI
CAGLIARI. Una delle città con l’età media più alta dei suoi residenti sceglie uno dei sindaci più giovani d’Italia. Già questa sarebbe stata una rivoluzione se Massimo Zedda non fosse anche il primo sindaco di sinistra ad entrare nel municipio di Via Roma, dopo gli ultimi vent’anni in cui la città è stata governata prima dall’attuale coordinatore del Pdl, Mariano Delogu, e poi da Emilio Floris.
«È la vittoria dei giovani, una delle cose più importanti mai successe in Sardegna nella sua storia politica. La confronto solo con la storia dei Giovani turchi che cambiarono il corso delle cose», afferma a caldo Renato Soru, «s’inizia a rimettere insieme i cocci del Paese». Se il Centrosinistra festeggia, nel Centrodestra c’è la consapevolezza che è arrivatoil tempo di fare una riflessione sul ruolo del Pdl nell’isola, dopo la sconfitta alle scorse elezioni provinciali e ora nei «test» di Olbia e Cagliari. «La sconfitta ci poteva stare», afferma Mariano Delogu, «ma non avremmo mai immaginato le proporzioni, sono numeri impressionanti». Per Delogu il risultato dovrò essere valutato e analizzato con attenzione: «Dobbiamo capire dove si è sbagliato, perché è chiaro che se non avessimo sbagliato qualcosa non sarebbero arrivati numeri così impressionati, e di conseguenza trovare il rimedio». Ma Delogu sposta il problema sul vento nazionale: «Non credo che ci sia un problema Sardegna, abbiamo perso in tutta Italia, si deve fare una valutazione più generale». Uno dei protagonisti di questa tornata è sicuramente Ignazio Artizzu, coordinatore di Fli: «Se Fantola aveva una possibilità di vincere, sarebbe stato possibile al primo turno se il Fli fosse stato con lui. Ma il Centrodestra ha preferito un suicidio di massa e ci ha esclusi. Questo Centrodestra, peraltro, è una caricatura, il Pdl è finito con la rottura tra Fini e Berlusconi». Fantola è il leader dei Riformatori sardi i quali, dopo la sconfitta alle provinciali, avevano chiesto una verifica nel Centrodestra. «Adesso ci sarà neecssariamente una riflessione su quello che è accaduto», afferma Michele Cossa, coordinatore dei Riformatori, «ma dico subito che mi sembra difficile che la sconfitta possa avere ripercussioni sulla politica regionale perché qui c’è la ricaduta di un’onda lunga nazionale».
Per l’assessore regionale agli Affari generali, Mario Floris, «sta succedendo che il vento soffia in un’altra direzione e bisogna rispettare la volontà popolare». L’ex presidente della Regione ricorre a una metafora: «Le previsioni del tempo si fanno sempre con un po’ d’anticipo e non è difficile capire se le condizioni meteo peggiorano. E quindi se è previsto un uragano è bene prendere le contromisure»... Ma anche per Floris la verifica nel Centrodestra dovrà essere fatta a trecentosessantagradi: «Quando i partiti si dividono non si vince, le divisioni spesso dipendono dalle proprie convenienze politiche».
Il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, ritiene che nella vittoria di Massimo Zedda abbia avuto un ruolo decisivo la freschezza dell’immagine del candidato sindaco, una vittoria dei giovani cagliaritani. Archiaviata, dunque, la pagina delle primarie nelle quali Zedda sconfisse il più quotato Antonello Cabras? «Le primarie hanno dimostrato che nel Centrosinistra si vince se si dà spazio al nuovo». E il centrosinistra esce vincente da questa tornata elettorale: «Come diceva lo slogan ora tocca a noi, visto che abbiamo vinto un po’ dappertutto e a Olbia, importantissimo, con un’altra formula». A Cagliari c’è il rischio dell’anatra zoppa, cioè di un sindaco super vincente ma con un’altra maggioranza in Consiglio? Massimo Zedda ricorda che la sentenza del Consiglio di stato non lascia dubbi: la maggioranza si applicherà sulla sua vittoria. E che Giunta ci sarà? Silvio Lai ricorre alla battuta fatta da Zedda sulla parità di genere: «Ci sarà sicuramente il 40% di uomini», dice. Il coordinatore dell’Idv, Federico Palomba non ha dubbi: «C’è stato un preavviso di sfratto per Berlusconi, gli italiani non ne potevano più di questo modo di non governare il Paese». Emozionato Michele Piras di Sel: «L’Italia è già cambiata da oggi, quando il Centrosinistra fa una politica nuova è vincente».