TUVIXEDDU. Sì della Giunta comunale alla variante al progetto
Via fioriere e ponticelli, pronti 5,6 milioni
Vedi la foto Otto anni. Il progetto esecutivo del parco urbano di Tuvixeddu venne approvato nel maggio del 2003, a tre anni dall'Accordo di programma. I lavori iniziarono e vennero completati per circa la metà salvo poi essere sospesi dalla bufera giudiziaria - amministrativa e penale - che si è abbattuta sul colle. Ora - dopo otto anni, appunto - si riprende: la prossima settimana il dirigente del Servizio di edilizia pubblica Mario Mossa convocherà la conferenza dei servizi per far aprire di nuovo i cantieri, dopo il via libera ottenuto (con la delibera 125) dalla giunta comunale lo scorso 13 maggio.
LA DELIBERA Il documento, uno degli ultimi approvati dall'esecutivo di Emilio Floris, ha detto sì alla variante del progetto: si procederà con uno «stralcio», ideato per far combaciare le esigenze pratiche - aprire finalmente il parco, che nel frattempo è diventato un'area incolta e ha già bisogno di una ristrutturazione delle opere fatte - con quelle economiche. In cassa ci sono 5 milioni e 600 mila euro.
LE MODIFICHE Le fioriere, al centro dell'inchiesta della magistratura - la procura ha chiesto dieci giorni fa il rinvio a giudizio dei sei indagati - verranno quasi tutte demolite. Una parte verrà salvata, ma probabilmente le costruzioni saranno ridimensionate. Spariranno anche i ponticelli che avrebbero consentito di passare da una parte all'altra del parco attraversando i camminamenti dell'area verde. Quello che potrebbe partire entro l'estate sarà «un lotto funzionale», per dirla con le parole di Mossa. Verranno realizzati - anzi: recuperati, visto che una parte era già stata completata - i vialetti interni, l'illuminazione e altre opere che costituiranno la base del progetto del «Parco archeologico urbano di Tuvixeddu».
IL COMPLETAMENTO «La Regione ha assicurato che verrà finanziata anche la somma necessaria per finire i lavori», dice il dirigente del Servizio edilizia pubblica del Comune. Nella conferenza dei servizi si discuterà, anche dell'asse di collegamento tra via Cadello e via Is Maglias. Il tunnel dovrebbe sbucare pochi metri dopo la rotonda che regola l'incrocio con via Castelli. Poi gli uffici dovranno trovare una soluzione per consentire che la strada arrivi sino a via San Paolo, come prevede il progetto originario.
Ma prima inizieranno i lavori per l'apertura del parco, dove le fioriere andranno via e verranno fatti altri piccoli cambiamenti. Peccato che ci siano voluti otto anni.
Michele Ruffi