Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Occupazioni, vince la linea dura

Fonte: L'Unione Sarda
25 agosto 2008

Case. Si rivela efficace l'azione congiunta di vigili, servizi sociali, prefettura e procura

Quest'estate 15 sgomberi, ma nessuno è rimasto sulla strada
Il successo della politica anti occupazioni è figlio del protocollo d'intesa siglato da Prefettura, Comune e Procura della Repubblica.
Questa volta l'occupante abusiva era una giovane, che non sapeva dove andare e non aveva un tetto dove ripararsi. Sino a sei mesi fa nessuno l'avrebbe mandata via dall'appartamento comunale e l'amministrazione civica si sarebbe dovuta rivolgere al giudice per ottenere - forse - la restituzione dell'immobile.
Giovedì scorso, a Sant'Avendrace, è andata diversamente: intervento immediato della Polizia municipale, Servizi Sociali del Comune e rappresentanti dell'Ufficio Alloggi e dell'Economato, e ricerca di una sistemazione alternativa per effettuare lo sgombero, evitare controindicazioni pericolose e far capire alla ragazza che l'occupazione abusiva non è l'unica via per avere un appartamento in cui vivere. Alla fine la giovane ha deciso di abbandonare l'alloggio e ha accettato la proposta degli assistenti sociali di affrontare un percorso che la porterà ad avere una casa in affitto con l'aiuto degli stessi assistenti, che cercheranno di non lasciarla sola neanche per un momento.
Questa estate sono stati almeno quindici gli sgomberi forzati effettuati dalle autorità competenti. Nella maggior parte dei casi, come è accaduto in passato, ad occupare gli alloggi comunali sono stati donne con bambini, mandate in prima linea dagli uomini perché, si sa, le donne e i bambini (ma anche gli anziani ed i disabili) vanno tutelati.
Il successo della politica anti occupazioni è figlio del protocollo d'intesa siglato qualche mese fa da Prefettura, amministrazione comunale e Procura della Repubblica. Niente sconti a nessuno: ogni qualvolta arriva una segnalazione di un'occupazione abusiva di una casa comunale si provvede il prima possibile allo sgombero.
Un rigore nuovo che, se ci fosse stato in passato, avrebbe evitato che centinaia di persone si trovassero inopinatamente senza casa, spesso dopo le dimissioni da un ospedale, e che oggi consente agli anziani di vivere serenamente, senza il timore che la loro dimora possa essere presa d'assalto da un momento all'altro. Un timore che impediva loro addirittura di mettere il naso fuori di casa per pochi minuti.
Soltanto nel mese di luglio si sono verificati alcuni casi molto gravi che hanno colpito l'opinione pubblica: a Is Mirrionis e San Michele, per esempio, ma anche al confine tra Cagliari e Selargius, in via Piero della Francesca. In quelle circostanze alcuni abusivi sfasciarono le finestre della case popolari, all'interno delle quali non c'erano gli inquilini, che erano usciti dall'abitazione. In un caso un anziano assegnatario si trovava in clinica proprio il giorno prima per effettuare alcuni accertamenti, ma quando è rientrato a casa ha scoperto che l'appartamento era stato occupato dai parenti di una famiglia che alloggiava nel suo stesso palazzo. Un classico.

25/08/2008