Sabato, nel vecchio mercato di Santa Teresa, viene inaugurato l'ExMè
La festa con Paolo Kessisoglu, i Velvet e i Lapola
I muri di separazione tra i box sono ancora in piedi. Ma un altro, ideale, è già caduto: il muro che divideva i cinque giovanissimi (quattro rapper e un melodico) che si contendevano il primato del “più amato di Santa Teresa”. Merito di Domus de Luna, la fondazione che si occupa di bambini, ragazzi e mamme. L'associazione ha ottenuto la gestione dell'ex mercato rionale del quartiere popolare, subito ribattezzato ExMè: all'interno devono essere ancora effettuati i lavori di ristrutturazione. Ma intanto Domus de Luna già opera nel quartiere. Sabato si presenterà con una festa alla quale prenderanno parte ospiti di riguardo. E sul palco saliranno anche i cinque cantanti di Santa Teresa che, superando le rivalità, proporranno un pezzo scritto e interpretato da tutti.
LA FESTA E saranno in compagnia d'ospiti d'eccezione: nel palco montato nel parcheggio di via Maria Goretti (le strade attorno all'ExMè saranno chiuse al traffico), ci saranno la “iena” Paolo Kessisoglu, i Velvet, Rosella Faa e i Lapola che verranno presentati dalla vj di Mtv Carolina Di Domenico e da Massimiliano Medda. Ma la serata sarà particolarmente ricca perché ci saranno anche i ragazzi delle scuole medie della zona, quelli delle comunità di Domus de Luna, i ballerini di Codice segreto. E anche alcuni ospiti non sardi, come la rappresentanza dei ragazzi dello Zen, il quartiere popolare di Palermo, e i giocolieri della fondazione Parada di Bucarest: questi gruppi saranno anche ospiti della cena in programma venerdì sera.
LE MOTIVAZIONI Una festa giunta alla sua quinta edizione. Ma che, in questo caso, ha una motivazione in più: puntando sull'amicizia, vuol far conoscere ai ragazzi del quartiere l'esistenza di questo nuovo spazio. Un luogo nel quale sarà possibile trovare alternativa e momenti di aggregazione diversi da quelli proposti dalla “strada”.
LO SPAZIO Obbligatorio usare il futuro perché lo spazio deve essere ancora ristrutturato. Addirittura sono ancora in piedi i muri che separavano i box tra loro. Alcuni, a dire il vero, resteranno ancora in piedi. «In due», anticipa il presidente di Domus de Luna Ugo Bressanello, «saranno realizzati sale di registrazione e incisione». Saranno, invece, abbattuti i box centrali e quelli sugli altri lati: l'obiettivo è creare un open space che potrà essere utilizzato per una serie di iniziative. Con un palco e il backstage a fianco, sarà possibile, per esempio, fare teatro o proporre proiezioni cinematografiche.
IL FUTURO Ma i giovani di Santa Teresa potranno farsi sentire anche in modi diversi: sarà allestito uno studio radiofonico con le attrezzature regalate da Rtl 102,5. L'idea è far nascare “radio Santa Teresa” che potrebbe trasmettere sul web ma anche nell'etere, dal momento che le frequenze, per questo genere di iniziative, non sono particolarmente costose. Una radio ma anche la possibilità di fare una tv (o, per lo meno, di realizzare progetti televisivi): da Milano sono in arrivo anche le attrezzature dismesse di TgCom. Occorrerà, ovviamente, attendere un po' di tempo: lo spazio concesso dal Comune ha bisogno, come si diceva, di importanti ristrutturazioni che saranno sostenute proprio da Domus de Luna. Ma il primo passo è stato fatto: il presidio per dire che un altro modo di vivere è possibile, adesso esiste. I ragazzi di Santa Teresa non saranno necessariamente destinati all'emarginazione sociale.
Marcello Cocco