POETTO. Inchiesta per abuso e falso
Sfilata di dirigenti comunali ieri mattina in Procura: il pubblico ministero Gaetano Porcu li ha convocati negli uffici al terzo piano del Palazzo di giustizia per chiarire i passaggi che hanno portato alla sospensione della demolizione dei baretti del Poetto.
L'ordinanza, firmata il 16 maggio dal sindaco Emilio Floris, è finita nel mirino della magistratura che ha deciso di sentire tuttei i partecipanti alla Conferenza di servizi del 18 aprile nella quale si è parlato dei problemi di sicurezza per i bagnanti legati all'avvio dei cantieri in spiaggia: il sospetto è che il provvedimento si fondi su presupposti falsi. Di lì l'apertura di un'inchiesta per abuso d'ufficio e falso, al momento contro ignoti.
La vicenda ruota attorno alla mancata ottemperanza dell'ordine di demolizione datato 5 novembre 2009. Sembra di intuire che per la magistratura l'ordinanza del 16 maggio non sollevi il Comune dall'obbligo di demolire i baretti dove sono stati accertati abusi edilizi.
STAGIONE A RISCHIO Ecco perché non c'è niente di sicuro in questa fase. Insomma: la stagione estiva dei baretti non è affatto salva. Quel che succederà sarà chiaro nei prossimi giorni quando, finiti gli interrogatori dei dirigenti comunali, il pm Porcu tirerà le somme.
Intanto sono partiti gli avvisi di conclusione delle indagini per i titolari dei 17 chioschi sui quali pende l'ordine di demolizione perché privi di documenti come il permesso a costruire, la concessione edilizia o l'autorizzazione paesaggistica della Regione.
GLI ABUSI Il 10 novembre di due anni fa l'ordine di demolizione (che si sarebbe dovuto eseguire entro il 5 febbraio 2010) era stato notificato dal Servizio edilizia privata del Comune a Pierluigi Atzori dell'Ara Macao, Piero Marci del Miraggio, Eliseo Carta del chiosco numero 6, Maria Assunta Cabras del Palm Beach, Giovanni Cogoni, Alessandro Ticca del Kairos, Maria Giovanna Cossu del Golden Beach, Antonio Congera del Capolinea, Luigi Lampis della Dolce vita, Maurizio Cabras di Noi due, Cinzia Erriu, Walter Casula del Bon ton, Anna Frongia del Nilo, Sandra Argiolas de Sa Forredda, Luciano Spiga del Foghile, Maurizio Marongiu del Twist, Sandro Angioni dello Zen. Dodici titolari dei baretti si sono riuniti in una cooperativa che ha affidato la difesa all'avvocato Matteo Pinna.
M. F. Ch.