Gli abitanti di piazza Dettori stremati dagli schiamazzi notturni dei frequentatori dei locali
PIERLUIGI CARTA
CAGLIARI. Gli abitanti di piazza Dettori, disturbati dagli schiamazzi degli avventori dei due locali sottostanti, insorgono e danno vita ad una palese protesta, fatta di lenzuola appese ai balconi, con la scritta “vogliamo dormire”. Appena spente le voci di encomio in onore di chi aveva fatto del quartiere di Marina un centro culturale, artistico ed aperto ai turisti, montano ora i malanimi contro chi, con schiamazzi e musica, priva gli abitanti del meritato riposo. I bersagli della protesta di quartiere sono i clienti dei locali notturni di piazza Dettori e delle scalette di Santa Teresa, e gli assembramenti di giovani che, una volta sprangate le serrande, continuano ad ingombrare i gradini in pietra, spesso fino alle prime ore del mattino.
Gli abitanti son stremati, hanno già contattato la Asl, che ha proposto un esame fonometrico, e tempestano le forze dell’ordine di chiamate per far cessare il baccano. Alcuni residenti sostengono che tale situazione si protrae già da due anni, e dopo gli appelli alla buona educazione dei gestori dei locali, sono pronti ad inoltrare un esposto alla procura. Il rovescio della medaglia di questa incresciosa situazione è stavolta interpretato da Diego Asunis, gestore dello Zalu’s, uno dei locali incriminati, il quale tiene a specificare che il suo locale è aperto solamente dalla fine di marzo 2010 - chiuso poi da luglio a settembre - e che la protesta civile contro gli schiamazzi notturni si è presto colorata di insulti, lancio di uova e barattoli di yogurt. L’ultimo gesto di contestazione è stato esercitato con un lancio di nero di seppia, lo scorso venerdì. Gli abitanti di piazza Dettori non possono dormire fino alle prime ore del mattino e i gestori hanno a che fare con le frequenti visite di polizia e carabinieri; un compromesso tra le due parti appare lontano, ma nel frattempo qualcuno si è già munito di doppivetri.