L'ammissione
«Con la presenza
di un avversario
come Artizzu
era impossibile
vincere
al primo turno»
Il senatore Massidda (Pdl) lancia la volata a Fantola:
«Niente salti nel buio, gli elettori sceglieranno la sua affidabilità»
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Piergiorgio Massidda, senatore del Pdl, è stato in corsa per la candidatura a sindaco di Cagliari. Giura di aver accettato la scelta di Fantola con serenità ed entusiasmo e assicura che si prodigherà per far sì che al ballottaggio a prevalere sia il centrodestra.
Con quale spirito il centrodestra cagliaritano arriva all'appuntamento decisivo di domenica prossima?
«Con la coscienza perfettamente a posto. Abbiamo ben lavorato, raccogliendo un largo consenso per quel che riguarda le nostre liste. E sono certo che il nostro candidato sarà un grande sindaco, che saprà regalare una svolta alla città».
Molti si aspettavano di vincere al primo turno, avete assorbito il colpo?
«Con nove candidati a sindaco la vittoria al primo turno era parecchio difficile e non credo che nessuno altro nome del centrodestra avrebbe potuto farcela. Soprattutto perché uno dei competitor di Fantola era ex consigliere regionale del Popolo della libertà, capace di attrarre su di sé molti consensi».
In queste ore si avverte che le varie anime del Pdl si stanno ricompattando. È veramente così?
«C'è un segnale nuovo e questo atteggiamento di unità non potrà fare che bene alla Sardegna. Ora serve una squadra unita e compatta, capace di mettere alle spalle le rivalità e le incomprensioni del passato. Al nostro interno abbiamo le risorse necessarie per regalare a Fantola tutto il supporto che merita. Il leader dei Riformatori è la persona più adatta nella nostra alleanza per fare un'ideale sintesi tra i suggerimenti che gli stanno arrivando in queste ore».
Su cosa punterete per riuscire a mobilitare il vostro elettorato?
«Noi stiamo facendo capire che siamo di fronte a una scelta importante per la città. Credo che Zedda non rappresenti quella novità che dice di incarnare. Le facce della vecchia sinistra, a suo corredo, sono sempre le stesse: D'Alema, Soru e la voglia di rivalsa e rivincita. Persino gli insulti a Fantola, arrivati a margine della manifestazione sull'omofobia, dimostrano che quei signori sono gli stessi di sempre».
I cagliaritani hanno dato un segnale verso il rinnovamento. Come Fantola è in grado di assicurarlo?
«Il leader dei Riformatori ha a disposizione una squadra che è in larghi tratti rinnovata, con un gruppo di consiglieri comunali che saprà lavorare molto bene. Io continuo a credere che anche in caso di vittoria di Zedda la maggioranza sarà della nostra coalizione, che ha raccolto il 53 per cento dei voti. Fantola, per tornare alla sua domanda, è un vero signore. Un moderato, che lavorerà nell'esclusivo interesse dell'intera città, non solo della sua parte».
Innovazione e turismo le due parole d'ordine della vostra campagna elettorale. Ci sono gli strumenti perché possano portare a un vero sviluppo?
«Il programma di Fantola è assolutamente all'avanguardia e questo verrà dimostrato nella settimana che inizia oggi. Credo che le sue proposte e quelle si Zedda siano assolutamente incomparabili».
Chi vince lunedì?
«Vince Fantola, perché ha la forza dell'esperienza. Sa già come si fa, non rappresenta un salto nel buio come il suo avversario».
Anthony Muroni