TRIBUNALE. L'inchiesta sul parco e sul palazzo di viale Sant'Avendrace
Il primo giugno ci sarà la decisione sul rinvio a giudizio
Vedi la foto L'inchiesta su Tuvixeddu: il pm chiede il rinvio a giudizio dei sei indagati, gli avvocati sollecitano il proscioglimento, il gup rinvia per la decisione al primo giugno.
I fatti di cui si è discusso ieri nell'udienza preliminare sono legati alle fioriere realizzate nel parco, al palazzo costruito sul viale Sant'Avendrace e al voto sull'estensione del vincolo archeologico sulla necropoli punica.
Rischiano il processo l'ex Sovrintendente ai beni archeologici Vincenzo Santoni, l'archeologa Donatella Salvi, il costruttore Raimondo Cocco e il direttore dei lavori Fabio Angius, il dirigente del Comune Paolo Zoccheddu e il funzionario Giancarlo Manis.
Santoni, nella seduta del 21 febbraio 2007 della commissione Paesaggio, avrebbe falsamente attestato che le tombe rinvenute dopo il vincolo imposto nel 1997 fossero all'interno dell'area vincolata. Inoltre, in quella stessa seduta, non si era astenuto nonostante la figlia Valeria, lavorasse come progettista delle opere pubbliche nelle aree di Tuvixeddu-Tuvumannu per conto della Nuova Iniziative Coimpresa dei fratelli Cualbu.
Insieme alla Salvi, Santoni è accusato di aver rilasciato l'autorizzazione alla costruzione di due palazzi sul viale Sant'Avendrace che compromettevano la prospettiva, la luce, l'ambiente e il decoro delle tombe romane a camera.