«Parlo di economia che deve tornare a girare»
«Il nostro obiettivo è una città che punta sulla culture, le energie rinnovabili e la ricerca»
CAGLIARI. I suoi uomini sono stati più diretti, lui usa un linguaggio più diplomatico, ma il senso non cambia.
La polemica sull’anatra zoppa non appassiona nè Fantola né i Riformatori, impegnati nel diffondere il messaggio politico del candidato e della coalizione.
«Non ci interessa, e non pensiamo che sia un tema da usare - dicono al suo staff - perché bisogna vincere senza sfruttare l’ipotetica ingovernabilità dell’aula consiliare. I cagliaritani devono scegliere il sindaco. Punto. La sfida politica è solo su questo punto, non riguarda la discussione se si ritroveranno ad essere amministrati dal sindaco o dal commissario regionale. Quando voteranno, devono pensare al futuro, non alle interpretazioni delle leggi». Se il suo staff prende nettamente le distanze da questo argomento, del resto di esclusiva competenza, dopo il ballottaggio, dell’ufficio elettorale, Fantola usa l’arma del’ironia. «L’anatra zoppa? Non so neppure cosa sia. Pensavo che la caccia fosse chiusa».
Pur senza riferimenti al guanto di sfida lanciato dal giovane candidato di Sel per un faccia a faccia pubblico, e iniziando il suo tour in città per il ballottaggio, tour che continuerà oggi con un giro mattiniero nei mercati, una visita a Sant’Elia, un incontro alle 12 e 30 con i giovani del Pdl e poi un giro nel centro, Fantola ritiene che «ai cagliaritani non interessino altri temi se non i programmi e le cose da fare per Cagliari e i cagliaritani. Se si parla di altro è perchè non si hanno argomenti». Fantola, che ieri sera in un albergo cittadino ha incontrato tutti i candidati della coalizione, è categorico: «Il mio unico argomento di campagna elettorale è il progetto per fare grande Cagliari. Una Cagliari città turistica, una Cagliari città dei giovani, una Cagliari città dove l’economia tornerà a girare e i nostri giovani troveranno lavoro. Una Cagliari che punta sulla cultura, le energie rinnovabili, la ricerca».
Ma questi sono giorni nei quali i maggiorenti della coalizione che sostiene Fantola sono riuniti per far quadrare i conti sulla possibile giunta.
Dando per scontato, come dicono i numeri, il voto disgiunto a sfavore del loro candidato a sindaco, molti elettori cioè hanno votato il centro-destra ma non hanno dato il voto a Fantola o l’hanno dato a Zedda, c’è da capire da dove sia arrivato questo segnale e perché. È evidente che tutto passi per gli assetti della giunta, che si pensavano già acquisiti e che invece sono stati rimessi in discussione dal voto di domenica. Una ipotesi di lavoro dava tre assessorati all’Udc, sei al Pdl, e uno rispettivamente al Centro Giovani, all’Uds e ai Sardisti.
L’ultimo, il dodicesimo, a cui va aggiunto come da manuale Cencelli il seggio del presidente del consiglio, è ancora da assegnare e dovrebbe andare proprio alla componente che si riconosce nel deputato Salvatore Cicu, forte anche del risultato raggiunto dall’assessore al personale Farris, già pronto per la carica di vicesindaco. Ma i conti, in casa del centrodestra non tornano, perché nel Pdl ci sono più aspiranti assessori che poltrone da assegnare, e tra gli alleati minori l’imbarazzo per aver portato in consiglio outsiders come Paolo Casu per il Psd’Az o non prime scelte come Aurelio Lai per l’Uds, è palese. In ogni caso l’ordine per tutti è mettere la sordina alle polemiche e concentrarsi sul vero nemico che, visti i precedenti, potrebbe sconvolgere i piani del centrodestra: l’astensionismo.
E contro questa eventualità si concentreranno gli sforzi di tutti i candidati di entrambi gli schieramenti, consapevoli dell’importanza di una elevata affluenza alle urne. Sarà questo uno dei temi che faranno capolino nel previsto faccia a faccia che si dovrbebe tenere sull’emittente Sky giovedì prossimo, tra Zedda e Fantola.