Tutto okay, è mancata soltanto la vittoria dell'Italia sulla Serbia
La sconfitta, pesantuccia, dell'Italia con la Serbia non modifica il giudizio: è stata una settimana di grande basket, Cagliari ha respirato a pieni polmoni aria buona. Quattro partite della nazionale maschile, una di quella femminile, il clinic di Ettore Messina, il Fiba 33, il Villaggio Italia al Poetto. E tanto altro ancora, al punto che gli azzurri sono sembrati vecchi amici più che graditissimi ospiti. Il Sardegna a Canestro è stato fantastico proprio perché il comitato regionale presieduto da Bruno Perra non si è limitato a dare una botta e via. Peccato però che proprio l'appuntamento più atteso sia finito in quel modo. Terrificante il break dell'ultimo quarto nel corso del quale i ragazzi di coach Recalcati hanno segnato solo cinque canestri su azione (su sedici tentativi), un misero 2/2 dalla lunetta (che rende l'idea di quanto fosse fragile l'Italia sotto misura). Non è bastata una bella difesa (anche a zona) per creare problemi alla formazione serba, una squadra, una realtà, dalla quale tutta la pallacanestro italiana dovrebbe prendere esempio. Giovani lanciati senza problemi, ragazzi che sanno solo palleggiare, passare la palla, tirare con buona tecnica. Il modello slavo è questo, quello italiano è ben altro: Recalcati ha difficoltà ad allestire quintetti competitivi, oggi come oggi sembra difficile che l'Italia possa qualificarsi per Euro 2009 o addirittura per Londra 2012 . Ma la strada da battere è questa. Cagliari ha cercato di dare una mano agli azzurri, Cagliari ha superato ancora una volta l'esame organizzativo, Cagliari ha confermato di avere fame e sete di basket di buon livello. Il rischio che, passata la festa, restino solo i ricordi, il piacere, un autografo e qualche gadget. Cagliari non può fare buon basket soltanto d'estate con iniziative comunque straordinarie come questo Sardegna a Canestro , Cagliari deve scaldarsi anche d'inverno. L'occasione, adesso, la propone la Russo con la neonata Serie A Dilettanti. Che non è l'Italia, ma può essere un appuntamento di grande richiamo. Sfruttando l'onda lunga della kermesse cestistica azzurra. Prendendo per buono proprio quello che hanno fatto gli azzurri. Nonostante il gap che separa l'Italia da altre realtà, il gruppo Recalcati è piaciuto per la solidità, per la forza interiore, per la voglia di ribellarsi a un destino che potrebbe essere segnato per anni. Un po' come Cagliari: chiusa nel carcere dei canestri. Aspettando un indulto o una grazia per porre fine a una condanna che dura da trent'anni. Di solitudine.
NANDO MURA
22/08/2008