Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il mistero dell'anatra zoppa

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2011

L'ufficio elettorale: «Centrodestra in maggioranza nel Consiglio». Il Pd: «Non è vero»

Zedda, pur vincente su Fantola, non avrebbe i numeri Con l'ufficializzazione del risultato finale (i candidati a sindaco Massimo Zedda e Massimo Fantola al ballottaggio, tra due domeniche) e due differenti interpretazioni sulle modalità di assegnazione dei seggi in Consiglio comunale, la giornata di ieri ha segnato l'avvio della campagna elettorale verso l'appuntamento con l'elezione del nuovo sindaco. All'insegna di quello che, c'è da giurarci, diventerà un tormentone: il 53 per cento ottenuto dalla coalizione di centrodestra (per quel che riguarda i voti di lista) al primo turno sarà sufficiente per ottenere la maggioranza nel prossimo Consiglio comunale (come dicono i rappresentati dei partiti che sostengono Fantola e conferma, per ora in maniera ufficiosa, l'ufficio elettorale del Comune)? Oppure ha ragione il senatore del Pd Francesco Sanna, che ritiene dirimente una recente sentenza del Consiglio di Stato (che fissa paletti diversi per l'assegnazione dei seggi, ritenendo ancora possibile una maggioranza di centrosinistra) in caso di vittoria di Zedda al ballottaggio? A mettere d'accordo tutti, almeno in questa prima fase, sarà l'ufficio elettorale centrale (insediatosi ieri alle 16), presieduto da un magistrato e formato da sei scrutatori, selezionati dall'albo dei presidenti. A loro toccherà stabilire se, come è apparso sin dalle prime ore dello spoglio, in caso di successo del centrosinistra si verificherà il classico caso dell'anatra zoppa. Un sindaco di una fazione, la maggioranza consiliare dell'altra.
I RISULTATI La fine delle operazioni di spoglio non ha riservato sorprese, rispetto alle anticipazioni di lunedì notte: in testa, di un'incollatura, il candidato del centrosinistra massimo Zedda, capace di mettere assieme 42271 voti, pari al 45,2 per cento. Subito dietro il candidato del centrodestra Massimo Fantola, issatosi fino a quota 41860, raggiungendo il 44,7. Agli altri è rimasto davvero pochissimo: il finiano Ignazio Artizzu si è fermato al 4,5 per cento (4188 voti), l'indipendentista Claudia Zuncheddu al 2,4 (2281), la “grillina” Emanuela Corda al 2,0 (1913), Ornella Demuru al 0,5 (364), Patrizia Serra al 0,4 (332), Gianmario Muggiri al 0,3 (263) e Michela Melotti al 0,2 (150).
IL VOTO DISGIUNTO Dati in controtendenza rispetto a quelli delle coalizioni, visto che l'alleanza delle undici liste di centrodestra ha totalizzato oltre il 53 per cento dei consensi, a fronte del 38 delle otto che hanno messo assieme le formazioni che hanno sostenuto Massimo Zedda. Un dato che andrà analizzato e che, per ora, movimenta l'inizio di questa seconda fase della campagna elettorale. Perché il passaggio sulla governabilità è centrale: se Fantola potrà usare l'arma della maggioranza in Consiglio comunale avrà certamente qualche argomento in più per convincere i suoi concittadini sulla necessità di affidargli le chiavi della città. In caso contrario Zedda avrà schivato la prima delle insidie che ha trovato sul suo cammino in vista del 29 e 30 maggio.
Anthony Muroni