Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Al telefono la felicità di Bersani e Vendola: «Sardegna, che svolta»

Fonte: L'Unione Sarda
18 maggio 2011

Ballottaggio, i big a Cagliari. Lai: bocciato Cappellacci

Non si sa se abbia fatto prima Pier Luigi Bersani o Nichi Vendola, di certo si sono fatti sentire tutti e due: i leader di Pd e Sel hanno chiamato ieri mattina i loro referenti sardi, una piccola festa al cellulare per la svolta emersa dalle Comunali nell'Isola. «Sono felice per Cagliari e ancor più per Olbia», ha detto Bersani al segretario del Pd Silvio Lai.
I BIG Ovvio: nel capoluogo gallurese è sceso pesantemente in campo Berlusconi. Quasi una seconda residenza per il premier, che è spesso a Porto Rotondo: e siccome il centrosinistra ha vinto anche nella prima (Arcore), Bersani ha detto a Lai che «ora citerò Olbia e Arcore in tutti i discorsi». Nichi Vendola invece si è commosso soprattutto per il risultato di Cagliari: «Mi ha promesso che tornerà in città prima del ballottaggio», rivela il coordinatore regionale di Sel Michele Piras. E lo stesso farà Bersani.
PD PRIMO PARTITO L'attenzione dei big (Lai è stato chiamato pure da Rosy Bindi dalla Cina) testimonia la soddisfazione del centrosinistra per il voto isolano. «Il Pd è il primo partito a Cagliari e in quasi tutte le principali città in cui si è votato», sottolinea Lai. «Siamo passati da 18 sindaci a 38, con un forte rinnovamento tra i nostri consiglieri: l'età media è di 5-6 anni inferiore al passato». Soprattutto il leader democratico evidenzia «il successo della coalizione, frutto dell'unità coltivata negli ultimi mesi: i sardi hanno nuovamente bocciato la Giunta regionale, noi siamo l'alternativa».
AVVISO ALLA GIUNTA «Il voto è un vero avviso di sfratto per Cappellacci», aggiunge la vicesegretaria democratica Francesca Barracciu, affiancando Lai nella conferenza stampa di commento dei risultati: «Ormai la gente sa che quelle del centrodestra erano solo promesse». Non hanno funzionato neppure quelle spese da Silvio Berlusconi a Olbia. Su quest'ultima sfida, nonostante la vittoria, il coordinatore della segreteria Pd Franco Marras non risparmia l'ultima frecciata a Mariano Mariani, commissario inviato da Cappellacci dopo lo scioglimento del Consiglio: «Si è dimesso lunedì a voto avvenuto, con la motivazione che probabilmente era una nomina illegittima, come dicevamo. Una beffa. Hanno fatto un uso padronale delle istituzioni».
VERSO I BALLOTTAGGI Nessun timore, nel Pd, della cosiddetta “anatra zoppa” (la possibilità che a Cagliari e Iglesias gli eventuali sindaci di centrosinistra non abbiano maggioranza, perché le liste di Pdl e alleati sono oltre il 50%): «I cittadini sappiano che chi sarà eletto governerà», riprende Lai, «sarebbe vergognoso smentire un verdetto degli elettori favorevole a Massimo Zedda e Marta Testa».
È d'accordo Michele Piras: «L'unica anatra azzoppata è il centrodestra», sorride, «ora pensiamo a vincere i ballottaggi, poi ci presenteremo nei Consigli comunali coi nostri programmi e vedremo». Il leader di Sel non condivide invece la delusione per il risultato delle liste vendoliane: «Pur essendo nati da pochi mesi siamo il primo partito a Sinnai col 15%, superiamo il 10 a Monserrato e Iglesias, ottimo anche il 7 di Cagliari. Sel ha pochi mezzi economici, ma è una realtà ormai consolidata nell'elettorato».
Giuseppe Meloni