Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cambia il vento, debacle del centrodestra

Fonte: La Nuova Sardegna
17 maggio 2011

 
Giovannelli nettamente su Nizzi, testa a testa Zedda e Fantola, il Pd vince in tre città 
 
 
 
Olbia, possibile vittoria al primo turno, ballottaggio a Cagliari 
 

CAGLIARI. Il vento è cambiato anche in Sardegna. A Olbia, seconda patria di Berlusconi ma ora diventata capitale della battaglia sulla legalità, Gianni Giovannelli è ben oltre il 50 per cento, in netto vantaggio su Settimo Nizzi. A Cagliari Massimo Zedda e Massimo Fantola sono testa a testa e andranno al ballottaggio, ma il centrodestra con i voti di lista potrebbe conquistare subito la maggioranza dei seggi. Il centrosinistra ha invece vinto al primo turno in tre città in questo delicato test politico delle elezioni comunali: Carbonia, Capoterra e Monserrato.
Il centrosinistra parte subito avanti. Con molto ritardo rispetto al resto d’Italia, perché in Sardegna è stata data la precedenza al referendum antinucleare, lo spoglio delle schede delle elezioni comunali ha immediatamente riservato grandi sorprese proprio nei due centri politicamente più importanti, Olbia e Cagliari. Nel capoluogo gallurese, l’ex sindaco Gianni Giovannelli, dimissionato dal Pdl e «adottato» dalla coalizione civica formata dal centrosinistra più Fli, è partito molto bene sin dalle prima sezioni andando oltre il 50 per cento dei consensi. Mentre Settimo Nizzi, il deputato del Pdl che quattro anni fa lo aveva candidato per scaricarlo subito dopo, oscillava tra il 41 e il 44 per cento.
A Olbia distacco arrivato a 10 punti. Poco dopo le 21.30, con lo spoglio a un quinto delle schede, Giovannelli era al 52 e Nizzi al 42 per cento: equilibrio rimasto inalterato sino a tarda notte, quando ormai in tanti davanti per sicura la vittoria di Giovannelli. La battaglia olbiese (l’unica che ha visto la partecipazione di Berlusconi) era particolarmente sentita perché incentrata sulla questione della legalità, come sottolineato anche da Bersani. Dopo la denuncia pubblica di Giovannelli su gravi condizionamenti alla politica e all’amministrazione, la coalizione civica, artefice il deputato del Pd ed ex sindaco Giampiero Scanu, aveva lanciato una decisiva sfida, politica e civica.
A Cagliari il rischio «anatra zoppa». E’ partito molto bene anche il giovane vendoliano Massimo Zedda a Cagliari. Dopo aver battuto il senatore del Pd Antonello Cabras alle primarie, Zedda è passato in vantaggio sul leader dei riformatori Massimo Fantola, con un distacco che è stato anche di nove punti e che poi si è attestato per tutta la sera intorno ai due-tre per arrivare a tarda notte alla parità intorno al 45 per cento. Zedda è andato molto meglio dei suoi partiti (di almeno dieci punti), mentre le liste di centrodestra a tarda notte erano sopra il 50 per cento. Ciò significa che vincendo al ballottaggio Zedda potrebbe non avere una maggioranza in Consiglio comunale. Ma questo significa anche che Fantola ha la possibilità di vincere al secondo turno se riuscirà a convincere gli elettori del centrodestra a sostenerlo sino in fondo.
Avranno un peso decisivo gli altri sette candidati sindaci, a iniziare da Ignazio Artizzu, leader sardo di Fli, che ieri viaggiava sopra il 4 per cento.
Il Pd vince a Monserrato, Carbonia e Capoterra. Rappresentato dall’ex pdl Giovannelli a Olbia e da Zedda a Cagliari, il Pd, per quanto riguarda l’orgoglio di partito, si è consolato bene in tre centri dove guidava la coalizione di centrosinistra: a Carbonia con Giuseppe Casti, a Capoterra con Franco Dessì (contro l’ex assessore Lucia Baire) e a Monserrato con Gianni Argiolas, tutti eletti al primo turno.
Segnali di disfatta, ma Cappellacci: «Non lascio». Le notizie provenienti da Milano, dove Giuliano Pisapia era decisamente avanti a Letizia Moratti, hanno allarmato anche il centrodestra sardo. Guastando così la festa per l’esito del referendum a Ugo Cappellacci. Rispondendo a una domanda della Nuova sulle eventuali dimissioni in caso di sconfitta a Olbia e Cagliari, il governatore ha risposto: «Non ci penso nemmeno». E i partiti? Sono preoccupati anche se c’è chi fa notare che il dato delle liste a Cagliari e Olbia non è affatto negativo.
Sardegna batte Italia, qui affluenza record. I sardi, che l’anno scorso avevano quasi disertato le Provinciali, questa volta hanno superato la media nazionale dell’affluenza al voto. Mentre in Italia è stata del 71,09 per cento, con un calo dell’1,76 per cento sulle stesse elezioni di cinque anni fa, nell’isola è arrivata al 75,13, con un aumento boom del 2,49 per cento, in totale controtendenza.
Tra le città il primato a Cagliari e Olbia. Fra i sette centri maggiori di queste elezioni, la percentuale più elevata di votanti è stata registrata a Olbia: 78,65 per cento, con un aumento minimo dello 0,30 per cento. Notevole invece la crescia di Cagliari: più 3,87 per cento rispetto al 2006 (passando cos’ dal 67,54 al 71,41 per cento). A questi risultati di sicuro hanno pesato sia la posta politica di prima grandezza, sia l’alto numero di candidati sindaci (6 a Olbia e 9 a Cagliari) e di liste (18 a Olbia e 31 a Cagliari). Ecco il dato sull’affluenza delle altre città: Sinnai 77,80 (più 3,14), Iglesias 76,51 (più 3,39), Capoterra 75,88 (più 3,53), Carbonia 70,18 (più 0,10), Monserrato 69,39 (più 5,65 per cento).
A Nughedu S.Nicolò la punta più alta. Nell’isola il centro con l’affluenza maggiore è stato Nughedu S. Nicolò, in provincia di Sassari, con l’88,01 per cento. Queste le punte record nelle altre province: Barrali 87,88 (Cagliari), Ovodda 87,20 (Nuoro), Alà dei Sardi 86,51 (Olbia-Tempio), Musei 85,38 (Carbonia-Iglesias), Las Plassas 85,31 (Medio Campidano), Villaurbana 84,33 (Oristano) e Cardedu (83,57 (Ogliastra).
A Elini il sindaco è della Destra, Storace esulta. Soddisfazione per il voto sardo è stata espressa da Francesco Storace, fondatore e segretario nazionale de La Destra. «A Elini in Ogliastra è stato eletto un uomo de La Destra, Stefano Stochino, unico candidato a sindaco di una sola lista trasversale. A lui vanno i miei più affettuosi auguri di buon lavoro». Storace ha spiegato che «in una terra dove le persone hanno il timore di esporsi in prima persona, Stochino, segretario provinciale de La Destra a Nuoro, non ha esitato a mettersi a disposizione della collettività. Ad Elini da oggi si potrà mettere in pratica quello che è il mutuo sociale e saranno garantiti ai cittadini quei servizi sociali di cui hanno bisogno perché è un loro diritto, e perchè nessuno deve essere lasciato solo».
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