Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Avanza il centrosinistra

Fonte: L'Unione Sarda
17 maggio 2011

 

A Cagliari un entusiasmante testa a testa fra Zedda e Fantola
Giovannelli pregusta il successo a Olbia. Alta l'affluenza: 75 %

    
Vedi tutte le 5 foto Le grandi sfide avranno due finali diversi. A Olbia il risultato parziale è clamoroso, con Gianni Giovannelli che spazza via Settimo Nizzi in una sfida che solo tre mesi fa sarebbe stata impossibile. A Cagliari il testa a testa fra Massimo Fantola e Massimo Zedda è entusiasmante, al momento di andare in stampa registriamo un sostanziale pareggio, a quota 45 per cento.
I NUMERI La Sardegna è in controtendenza rispetto al resto d'Italia sull'affluenza alle urne nelle elezioni amministrative. Nell'Isola la percentuale dei votanti alla chiusura dei seggi, ieri alle 15, ha toccato il 75,13 per cento, quattro punti in più rispetto al dato nazionale (71,09) e tre sulle votazioni precedenti (72,64). La Sardegna è la terza regione italiana, dopo Lazio (77,95%) e Umbria (76,11%), per il numero degli elettori andati alle urne per la scelta dei sindaci e il rinnovo dei Consigli comunali. La maggiore affluenza si è registrata in provincia di Sassari, con il 79,83% dei votanti, seguita da Olbia Tempio (79,71%), Ogliastra (77,80%), Oristano (75,88%), Nuoro (75,86%), Medio Campidano (75,76%), Carbonia Iglesias (75,12%) e, in fondo alla classifica, la provincia di Cagliari con il 73,13%.
LO SCENARIO Quell'oceano di astensioni sul quale scommettevano in tanti non si è visto. Anzi, i sardi - fra nucleare e amministrative - hanno lanciato forte e chiaro il messaggio di voler ancora contare nelle scelte politiche non solo locali. A Cagliari, da quasi vent'anni feudo del centrodestra, l'accelerata iniziale di Zedda ha fatto pensare a un successo clamoroso, magari senza passare dal ballottaggio. Lentamente, con il numero delle sezioni esaminate che andava aumentando, il divario è diminuito fino al primo sorpasso, di Fantola, trenta minuti dopo le 24. Una maggioranza c'è già, ed è quella del consiglio comunale di Cagliari: ce l'ha il centrodestra (54 per cento), ora occorre eleggere il sindaco.
La prudenza dei rappresentanti del centrodestra, fra interviste e dichiarazioni non ufficiali, è diventata rassegnazione di fronte ai numeri di Olbia, dove la grande e variegata alleanza elettorale che ha sostenuto Giovannelli ha sconfitto il cartello del centrodestra guidato da Nizzi, colui che nel 2007 aveva passato il testimone al rivale sotto gli occhi di Silvio Berlusconi.
COSA SUCCEDE Sulla scia di un ennesimo, inutile scontro sulla paternità del referendum sul nucleare fra parlamentari e consiglieri regionali dei due schieramenti, nel centrosinistra c'è stato - già ieri notte - chi ha parlato di «bocciatura» della Giunta Cappellacci, di segnale forte dato dai sardi. Senza dubbio, la sconfitta di Olbia e il mancato successo personale di Fantola al primo turno saranno argomenti caldi nei vertici del Pdl e degli alleati della coalizione.
«Il voto non premia mai chi governa», hanno detto solo pochi giorni fa vecchie volpi della politica sarda come Piergiorgio Massidda e Salvatore Cicu. Certamente, gli elettori - sette sardi su dieci - si sono fatti sentire. Portando il Partito democratico (il dato è provvisorio) al primo posto a Cagliari. Nessuno lo avrebbe detto.
L'EX PRESIDENTE Per Massimo D'Alema il risultato di Massimo Zedda «è straordinario». Secondo l'ex leader del Pd «è stato determinante l'effetto del referendum, leggo in questi numeri una risposta a Silvio Berlusconi». D'Alema chiama gli elettori: «Vedremo cosa accadrà al ballottaggio, Zedda è un giovane davvero bravo».
Il governatore Ugo Cappellacci è stato attentissimo, nel corso della serata di ieri, a non commentare i primi risultati che arrivavano dai centri interessati dalle elezioni. Ha “spinto” solo e sempre sul referendum, riservandosi di commentare soltanto oggi - con i dati definitivi - il voto sardo.
Enrico Pilia