Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Mediateca, aspettando il boom

Fonte: L'Unione Sarda
16 maggio 2011

I commercianti promuovono il centro: «Però resta il problema dei parcheggi»

  «Gli affari non crescono, ma è ancora troppo presto» 
Vedi tutte le 2 foto La Mediateca? Promossa, nonostante debba essere ancora ultimata. Ma chi lavora dalle parti di via Mameli non esulta: per il momento, non ha portato particolari benefici. «Anzi», afferma Reginaldo («Il mio cognome? Con un nome così non serve») dell'Emporium, «il nostro volume d'affari si è ridotto. In passato, quando c'erano più parcheggi, si lavorava decisamente meglio. Ora le cose non vanno bene». Ma la speranza è l'ultima a morire. «Sarebbe ingeneroso fare un bilancio adesso: aspettiamo un mesetto per capire come si evolveranno le cose».
GLI OPERATORI Non è l'unico a parlare così. Anzi, sembra quasi un reading quello degli operatori commerciali: danno la sensazione di leggere un testo scritto. «È stata realizzata», afferma Vincenza Belgiorno della bottega di tatuaggi 379, «un'opera interessante. Ma non si è tenuto conto delle esigenze di chi la deve frequentare. Tra l'altro, qui dobbiamo fare i conti con i residenti che sembrano apprezzare poco gli arrivi di gente dal resto della città». Poche strisce blu, tante gialle con i posti destinati esclusivamente ai residenti. «No», interviene Alessandro Polizza di Planet pizza, «in questa settimana non c'è stato un incremento degli affari. La gente ha difficoltà a venire qui perché deve lasciare la macchina lontanissimo». A ripetere il refrain è Nicola Zucca del Genial Caffè. «Non ho ancora registrato alcun beneficio ma non me la sento di criticare. È ancora troppo presto per capire se la Mediateca porterà o meno nuovi clienti».
LA STRUTTURA L'unico soddisfatto sembra essere Giuseppe Curreli, il gestore di Sette vizi, il risto-bar all'interno della Mediateca. «Devo ammettere», svela, «che le cose sono andate molto meglio rispetto alle previsioni: è vero che i cagliaritani amano le novità. Ma non pensavo che sarebbero arrivate così tante persone». È bastata una settimana perché la struttura prendesse piede. «Addirittura ci sono persone che già si danno appuntamento qui». In un centro culturale, non in un bar qualunque. «Splendido che ci si ritrovi in un posto dove si può anche imparare ad amare i libri». I conti, almeno per Curreli, tornano: in effetti, molti tavoli sono occupati all'ora di pranzo.
GLI UTENTI La Mediateca piace anche agli utenti. «C'è un tocco d'Europa», dice Francesco Madeddu, impegnato a leggere un libro all'interno della galleria. Sarebbe semplice, forse qualunquistico, citare altri centri culturali europei. Soltanto che, rispetto a questi, qualche limite esiste ancora. «Mi sembra sbagliato», interviene Simona Casu, «chiudere tutto alle 19. Tanti studenti, tante gente che lavora si libera più tardi e può dedicare la serata a leggere un libro, a vedere un film di qualità. Sarebbe splendido se il centro restasse aperto almeno sino alle 22». Roberto Melis, studente di giurisprudenza, è entusiasta. «Investire sulla cultura è sempre una scelta azzeccata». Peccato, riflette, che le infrastrutture non sono all'altezza. «Abito, con altri studenti, a Is Mirrionis e studio in viale Fra' Ignazio. Qui è impossibile arrivare in auto: se anche ci fossero parcheggi, non potrei permettermi di pagare la sosta per qualche ora. Sarebbe, per esempio, meraviglioso se esistesse una navetta che collega questo spazio con i vari poli universitari».
Marcello Cocco