Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La protesta di Sant'Elia

Fonte: L'Unione Sarda
16 maggio 2011

ELEZIONI. Prima giornata nei seggi. I referendari accusano chi li boicotta

«Niente voto se non ci riparano gli ascensori» 
Vedi tutte le 2 foto Boicottaggio. È la parola d'ordine nella prima giornata di voto per le amministrative e per il referendum contro il nucleare. Il boicottaggio è stato minacciato sia da un gruppo di famiglie di Sant'Elia, che protestano contro l'Agenzia regionale edilizia abitativa (Area), accusata di non ristrutturare i suoi palazzi, sia dai referendari che hanno invitato a non votare partiti e candidati che hanno occupato gli spazi elettorali dedicati al sì al referendum.
Quanto al resto è stata una giornata normale: poche file e nessuna ressa ai seggi.
PROTESTA A SANT'ELIA Sugli edifici del complesso Del Favero sono comparsi due striscioni: «Ascensori riparati o non votiamo» e «Se i bambini si fanno male la pagate». Gli inquilini degli stabili di proprietà di Area di via Schiavazzi ieri hanno minacciato di non recarsi alle urne per protestare contro l'Agenzia regionale, accusata di non fare manutenzione nei palazzi. In particolare chi vive nel palazzo “Bodano”, al civico 4, si lamenta per gli ascensori rotti da otto anni. Ma sono tutti i residenti del “Del Favero” a scagliarsi contro Area, accusata di non fare manutenzione. «Ci sono fili elettrici scoperti, lamiere, parapetti pericolanti, infiltrazioni d'acqua che mettono a repentaglio la sicurezza, specie dei bambini», denunciano i residenti. Boicottando le consultazioni amministrative sperano che la loro voce sia ascoltata dall'Agenzia.
IL BOICOTTAGGIO Hanno invaso la città con la loro protesta “a macchia di leopardo” i referendari, che hanno reagito in modo insolito all'attacchinaggio “selvaggio”. Sui manifesti “abusivi” è stato attaccato un foglio in cui si legge: «Questa persona ha coperto il manifesto sul tema del nucleare che è di pubblico interesse. Tu voteresti chi se ne frega dell'interesse pubblico per i suoi vantaggi? Io no, e tu? Mandiamoli aff...». Un boicottaggio bipartisan , visto che ad essere colpiti sono stati partiti di centrodestra e centrosinistra in egual misura.
I CANDIDATI Alcuni candidati hanno sperato di convincere gli ultimi indecisi indicando in modo discreto chi votare. All'ingresso di alcuni seggi, infatti, erano parcheggiate auto sui cui parabrezza campeggiava un volantino con nome del candidato e simbolo di partito ben visibile. Una mancanza di stile che però non infrange il silenzio elettorale in vigore da sabato.
LE CURIOSITÀ Magari con questi espedienti si cercava di influenzare chi vota per la prima volta. Un numero tutto sommato consistente, visto che sono chiamati ai seggi 432 neo elettori diciottenni: 225 uomini e 207 femmine. Hanno potuto (e potranno oggi) esprimere il loro voto anche i 976 cittadini comunitari residenti in città (717 donne, 259 uomini). Ma fino a ieri risultavano iscritti alle liste elettorali solo in 141. Gli altri per poter votare devono iscriversi alle liste nell'ufficio elettorale del Comune, al secondo piano di via Sonnino 1 o chiamare il numero 070/6778408 per avere informazioni.
Mario Gottardi