Riformatori
Vedi la foto Luciano Muscas, candidato nella lista dei Riformatori sardi: qual è la sua priorità programmatica?
«Dico una banalità: il lavoro per i giovani e per i cinquantenni che all'improvviso si trovano disoccupati e senza prospettive».
In che modo creerebbe nuovi posti?
«Incentivando commercio ed edilizia, due sei settori trainanti della nostra economia».
Quali leve muoverebbe?
«Partiamo da un dato di fatto: in città ci sono troppi centri commerciali che godono di vantaggi non più accettabili».
Dunque?
«Innanzitutto bisogna limitare i costi del suolo pubblico e dell'imposta di pubblicità: non si può pagare una cifra spropositata per avere un'insegna pubblicitaria e credo che sarebbe giusto, in momenti di crisi, che il Comune facesse una moratoria sulla tassa sul suolo pubblico. Sarebbe un bel segnale».
Ma non basta.
«Lavorerei per riportare in città piccoli artigiani che stanno scomparendo: non è per niente scontato che non ci siano più ciabattini o saldatori».
Ma anche i commercianti dovrebbero fare la loro parte non chiudendo le serrande in faccia ai turisti.
«Verissimo: i turisti sono potenziali acquirenti, bisogna coccolarli e “usarli”».
F.Ma.
(Luciano Muscas fa il fioraio, ha 59 anni, quattro figli, quattro nipoti e lavora da quando ne aveva 10. Ha sul comodino Matador di Barnaby Conrad)